Oltre 113 miliardi di dollari. A tanto, secondo il gruppo assicurativo Swiss Re, ammonterebbero le perdite economiche mondiali legate a disastri e catastrofi naturali nel 2014, una cifra in calo del 16% rispetto al 2013 e ben al di sotto della media degli ultimi dieci anni, a quota 188 miliardi di dollari.
Le perdite prese in carico dalle società assicurative sono stimate in 34 miliardi di dollari, meno della media degli ultimi anni e in calo del 24% rispetto ai 45 miliardi dell’anno precedente. In occasione dei disastri, sia naturali che causati dall’uomo, quest’anno hanno perso la vita circa 11mila persone contro le 27mila del 2013.
Pesa molto, nel computo generale, il duro inverno negli Stati Uniti e in Giappone, con bassissime temperature e molta neve, anche se la catastrofe più costosa dell’anno è avvenuta a maggio, quando una serie di tempeste, caratterizzate da una forte grandine, ha colpito diverse parti degli Stati Uniti per un periodo di circa 5 giorni, comportando una perdita per le assicurazioni di circa 2,9 miliardi di dollari.
In Europa l’evento più rilevante è stata la tempesta di vento e grandine Ela, a giugno, che ha causato seri danni a proprietà e veicoli in Francia, Germania e Belgio, per un totale di perdite di circa 2,7 miliardi. Altri eventi metereologici significativi sono avvenuti in Bulgaria, Regno Unito, Serbia, Croazia e Italia.