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Streaming, l’autogol dei grillini e il trionfo di Enrico Letta

La consultazione in diretta streaming tra Letta e i grillini è stata un autentico disastro per i rappresentanti del Movimento 5 Stelle e un gol da cineteca per il Premier incaricato che li ha sovrastati in tutto rivelandone la pochezza politica – Clamoroso soprattutto l’autogol su Rodotà: “Bastano 4 mila voti – ha replicato Letta – per salire al Quirinale?”

Streaming, l’autogol dei grillini e il trionfo di Enrico Letta

Si fa presto a dire di streaming. Ma di streaming si può anche morire come, politicamente, è successo ieri ai grillini nell’incontro con Enrico Letta per la formazione del nuovo governo. I grillini volevano lo streaming e streaming è stato. Ma, al contrario dell’umiliante incontro precedente con Pierluigi Bersani,  il faccia a faccia con Letta è stato un disastroso autogol per i grillini. E un trionfo per Letta che li ha sovrastati per stile e concretezza mettendone a nudo la pochezza politica.

Come scrive magistralmente sul “Corriere della Sera” Aldo Grasso, “Letta si è mangiato i grillini in un solo boccone”, mentre “i portavoce del M5S erano in seria difficoltà, non sapevano cosa rispondere, si rifugiavano nel politichese, s’impantanavano in formule astratte”.

“In questi sessanta giorni – ha sostenuto Letta – la forza che voi rappresentate, sia numerica che reale nel Paese, è entrata in Parlamento e non ha voluto partecipare alle decisioni assunte. Sarebbe frustrante se questa indisponibilità a mescolare idee e voti si protraesse”.  Non sarebbe ora di scongelare la forza dei grillini in Parlamento?

Naturalmente in serata Grillo ha confermato l’indisponibilità a mescolarsi, ma quanto potrà durare l’isolamento grillino senza che la forza del Movimento 5 Stelle evapori, come già segnala il voto del Friuli?

Ma l’autogol più clamoroso l’ha confezionato Roberta Lombardi, che non è mai parsa un’aquila ma che ieri si è superata. “Ci spieghi – ha detto con evidente insolenza verso Letta – perché non avete voluto votare Rodotà per la Presidenza della Repubblica?”. Letta ha avuto buon gioco a piazzare la stoccata decisiva dicendo: “Ma noi vi avevamo proposto di votare Prodi che era nella vostra lista dei preferiti? Perché voi non l’avete votato?”. 

Ma poi ci sono i numeri che parlano da soli, come ha ricordato ancora Letta ai grillini: sulla rete Rodotà aveva preso poco più di 4mila preferenze mentre – nelle sole primarie per Roma – Marino ne ha raccolte 50. E con quei numeri i grillini volevano portare Rodotà al Quirinale? Suvvia, non scherziamo.  “Par di capire – come annota sarcasticamente Grasso sul Corriere – che il 25 aprile non è morto, come vuole Beppe Grillo”.  Era ora che arrivasse il giorno della liberazione: dalle sciocchezze.

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