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Stm, Fca e Telecom Italia danno sprint alla Borsa (+1,7%)

L’allontanarsi del rialzo dei tassi ridà ossigeno ai listini azionari – Tutte le Borse europee in fermento – Piazza Affari (+1,7%) trascinata dal balzo di Stm, da quello della galassia Agnelli (Exor e Fca ma non Cnh) e dal recupero di Telecom Italia – Bene anche il Banco Popolare e Prsymian – Pesante scivolone di Fincantieri e Ferragamo

Stm, Fca e Telecom Italia danno sprint alla Borsa (+1,7%)

Allungo e chiusura in netto rialzo per il Ftse Mib che guadagna l’1,74%, migliore tra le principali Borse europee. In Italia oggi il Consiglio dei ministri ha approvato la legge di Stabilità mentre Bankitalia ha auspicato che il sistema delle Bcc si riformi attraverso l’aggregazione in gruppi definendo la riforma “necessaria e urgente”.  “L’aggregazione in gruppi potrà avere effetti positivi per tutte le banche di credito cooperativo anche per quelle più efficienti e meglio gestite”, ha detto il responsabile della Vigilanza della Banca d’Italia, Carmelo Barbagallo nel corso di un seminario in Senato.

Lo spread Btp/bund viaggia in leggero rialzo a 109 punti base. Parigi +1,44%, Londra +1,10%, Francoforte +1,5%. Nuove notizie negative per Volkswagen che ha annunciato che, a partire da gennaio 2016, richiamerà 8,5 milioni di veicoli in Europa coinvolti nello scandalo delle emissioni truccate dopo l’ultimatum delle autorità tedesche. Effervescente anche l’Asia: Tokyo +1,15%, Hang Seng +2%, Shenzen +2,37%. 

In europa la spinta ai listini è arrivata dalla buona chiusura dell’Asia e dalle parole di  Ewald Nowotny, del consiglio direttivo della Bce: ”Stiamo chiaramente mancando il nostro obiettivo di riportare l’inflazione di lungo termine attorno al 2%” e per questo sono necessari ulteriori strumenti.

SUSSIDI AI MINIMI DA 40ANNI – DEBUTTA FIRST DATA

Gli occhi del mercato sono poi sulle prossime mosse della Fed, alla luce del Beige Book pubblicato ieri e dei dati contrastanti arrivati oggi sull’economia Usa. Negli Stati Uniti le richieste iniziali di sussidi alla disoccupazione sono crollate ai minimi dal novembre 1973: nella settimana terminata lo scorso 11 ottobre le richieste sono calate di 7mila unità, a 255mila unità, lo stesso livello toccato nella settimana del 18 luglio e il minimo da oltre quarant’anni. Il dato è migliore delle attese degli analisti che si attendevano 270mila unità.

Allo stesso tempo i prezzi al consumo sono calati a settembre dello 0,2% risentendo dell’andamento dei prezzi dell’energia mentre l’indice Empire di ottobre ha fatto peggio delle attese scendendo a quota -11,36 punti.

 A Wall Street il Dow Jones sale dello 0,41% e l’S&P500 dello 0,33%. Oggi ha debuttato al rialzo, dopo un collocamento al di sotto delle previsioni, First Data, società che gestisce miliardi di dollari l’anno di pagamenti con carta di credito e di debito. Con 2,6 miliardi di dollari raccolti, si tratta della maggiore quotazione di Wall Stree dell’anno.

 Il petrolio Wti cede il 2,83% a 45,32 dollari al barile. L’euro-dollaro scivola dello 0,59% a 1,1406.

 BRILLA STM – VENDITE SU FERRAGAMO

A Piazza Affari brilla Stm +4,84% in scia all’ipotesi che si è diffusa sul mercato che Faichild Semiconductor abbia dato incarico a Goldman Sachs per trovare un compratore. Si tratterebbe di un ulteriore consolidamento di un settore che nel 2015 ha già visto quattro grosse operazioni.

 In evidenza anche Exor +4,17%, Telecom Italia +3,86%, Banco Popolare +3,21% e Atlantia +3,11%. In fondo al Ftse Mib Ferragamo che paga il calo di Burberry a Londra e le indicazioni degli analisti di Equita che si aspettano un fatturato per il terzo trimestre piatto rispetto al +2% del secondo trimestre. Giù però anche il resto del lusso con Moncler -2,11% e Tod’s -0,44%.

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