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Stefanel, addio concordato: verso amministrazione straordinaria

Alla base della decisione la necessità di tutelare l’occupazione e il fatto che i creditori avrebbero detto no al concordato preventivo

Stefanel, addio concordato: verso amministrazione straordinaria

Giro di vite in casa Stefanel. La società di moda ha deciso di rinunciare al concordato preventivo, virando sull’amministrazione straordinaria.

Attraverso un comunicato, Stefanel ha reso noto di aver depositato presso il Tribunale di Treviso un’istanza di rinuncia alla procedura di concordato preventivo richiesto ufficialmente il 14 dicembre del 2018 e ottenuto un mese dopo. Nello stesso frangente Stefanel ha presentato presso il Tribunale di Venezia un’istanza per la dichiarazione dello stato di insolvenza, passo obbligato per essere ammessa alla procedura di amministrazione straordinaria.

Alla base della decisione, secondo quanto spiegato dal cda, ci sarebbe anche la necessità di tutelare il livello occupazionale dei lavoratori della società.

La scelta di optare per l’amministrazione straordinaria e di rinunciare al concordato, è stata presa anche in seguito al fatto che, da giorni, sembrava chiaro che la maggioranza dei creditori avrebbe detto no al piano e alla proposta concordataria che il gruppo avrebbe dovuto presentare al Tribunale di Treviso entro il 14 giugno. Lo scorso 6 giugno, giorno in cui i titoli della società veneta sono stati sospesi in Borsa, Stefanel aveva spiegato in maniera dettagliata le ragioni della decisione del cda di rinunciare al concordato: “la mancata definizione di un accordo con i propri stakeholders, l’attuale assenza di altri interlocutori interessati a supportare la società nella formalizzazione dell’ipotizzata proposta concordataria e l’impercorribilità di ipotesi autonome di rafforzamento patrimoniale e ristrutturazione dell’indebitamento complessivo”.

Ricordiamo che a settembre dello scorso anno Stefanel aveva registrato una perdita di 20,9 milioni di euro a fronte di un patrimonio netto pari a 7,5 milioni di euro.

Stefanel ha annunciato inoltre che il consigliere Tito Berna ha rassegnato le proprie dimissioni dalla carica di amministratore non esecutivo della società, in considerazione dell’intervenuta incompatibilità tra il mantenimento della carica di consigliere e la propria attività di liquidatore della società correlata Legenda.

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