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Starace: “Con le rinnovabili prezzi energia giù del 40% in dieci anni”

Il nuovo piano 2022-24 di Enel presentato a Milano punta sul rafforzamento degli investimenti e sulla forte spinta all’elettrificazione dei consumi. Spin off per la mobilità elettrica. Nuova business unit per i clienti globali

Starace: “Con le rinnovabili prezzi energia giù del 40% in dieci anni”

Per l’energia si è aperto un nuovo decennio e Enel riposiziona i suoi obiettivi su un nuovo modello interamente rinnovabile nel lungo periodo e focalizzato sull’elettrificazione dei consumi. Con questa premessa Francesco Starace, Ad e direttore generale di Enel, affiancato dal Cfo Alberto De Paoli, ha presentato il nuovo piano strategico 2022-24 come “una svolta”, nel corso del Capital Markets Day a Milano: crescita degli investimenti, riduzione dei costi, decarbonizzazione anticipata al 2040, riduzione della spesa energetica dei clienti. Le altre novità presentate a Milano sono la nuova divisione Global Customers e lo spin off della mobilità elettrica.

“Nel 2040 il 100% del parco di generazione di Enel sarà rinnovabile” ha affermato Starace stressando il punto e chiarendo bene cosa intende per decarbonizzazione: “Il gruppo abbandonerà la generazione a carbone nel 2027 sostituendola con le rinnovabili e con piccoli impianti a gas inizialmente. Successivamente, entro il 2040 abbandoneremo la generazione a gas e il 100% delle vendite di energia sarà da fonte rinnovabile. Entro lo stesso anno il gruppo uscirà dall’attività retail di gas”.

PIANO ENEL, COSTI ENERGIA IN CALO

Il risultato concreto di questa visione, anche per il raggiungimento degli obiettivi di contenimento del surriscaldamento climatico entro 1,5 gradi, è duplice. In primo piano c’è il tema del costo delle bollette. “I prezzi possono continuare a salire se non ci sarà un aumento delle rinnovabili”, ha aggiunto Starace riferendosi al rischio rappresentato dalla volatilità di petrolio e gas sul mercato. “Ma noi – ha proseguito – vediamo il nostro costo di produzione andare giù del 50% tra il 2021 e il 2030 proprio grazie alla sostituzione del termoelettrico”. Il gruppo intende portare dall’attuale 60% all’85% la quota di produzione rinnovabile per quella data con vantaggi a cascata per il retail: l’Ad ha quantificato una diminuzione del 40% della spesa energetica delle famiglie rispetto a quanto hanno pagato i clienti italiani e spagnoli nel 2020.

Sarà dunque la riduzione dei prezzi, nella visione di Francesco Starace, a trainare la transizione energetica e la spinta all’elettrificazione dei consumi è la vera novità. Il piano prevede un aumento delle vendite stimato del 70% al 2030, un numero di colonnine di ricarica 12 volte superiore ad oggi e quello degli accumuli moltiplicato per 13 volte. “Saremo circondati da batterie” ha detto Starace che ha fissato un target globale di 9 GigaWatt di accumuli a fine periodo. Strettamente collegato con il tema dell’elettrificazione è quello delle reti di distribuzione. Il rafforzamento degli investimenti complessivi (8 miliardi in più rispetto al precedente piano) è destinato per metà allo sviluppo della capacità rinnovabile (+19 Gigawatt nell’arco di piano) con una spesa di 15,6 miliardi.

L’altra metà degli investimenti andrà alle reti e sarà favorito dal Pnrr (Il Piano di resilienza e sviluppo presentato dal governo italiano) che destina a Italia e Spagna le maggiori risorse in Europa. “Prevediamo 5-6 miliardi che arriveranno durante il periodo di vigenza del Pnrr – ha precisato il Cfo Alberto De Paoli – e prevediamo che saranno erogati principalmente nei primi 3 anni”.

Sarà possibile raggiungere obiettivi di aumento delle rinnovabili così ambiziosi anche in Italia? “Ce la faremo” ha risposto Francesco Starace sottolineando però che più dei fondi messi a disposizione dal Pnrr sono fondamentali le riforme che stimolerà. La più urgente, ha affermato, è la semplificazione dei processi autorizzativi. ” Qualche miglioramento c’è stato, ma c’è ancora strada da fare”.

PIANO ENEL, GLOBAL CUSTOMERS, SPIN OFF E ENEL PAY

Nasce la nuova business unit per i clienti a livello globale e si chiamerà Global Customers. Proprio dai clienti Enel attende una spinta importante all’elettrificazione.

La novità finanziaria più importante emersa dal Capital Markets Day è il possibile spin off della mobilità elettrica, intesa come le attività di business che riguardano il sistema di ricarica (pubblica e privata), oggi gestito da Enel X. Il ramo d’azienda, una volta scorporato, sarà aperte ad altri partner e potenzialmente collocato sul mercato. “Abbiamo fatte nascere queste attività, crediamo ch questo sforzo possa essere allargato ad altri soggetti. Un Ipo potrebbe essere una buona scelta – ha detto Francesco Starace – vedremo a mano a mano che il progetto avanza”. La gestione sarà affidata a Elisabetta Ripa, ex Ad di Open Fiber.

Per il Fintech, sono diverse le domande arrivate dagli analisti. “Il pagamento delle bollette ma anche delle ricariche per la mobilità elettrica – ha risposto De Paoli – richiede delle modalità di pagamento digitale in mobilità, fa parte del business. Se poi nel corso di questo processo emergono opportunità, le coglieremo”. Oggi Enel ha già lanciato EnelX Pay per i suoi clienti e indiscrezioni sono circolate sulla possibilità che Enel entri in campo per l’acquisizione di Mooney (ex Sisal pay), nata da uno scorporo di Sisal e da conferimenti di Intesa Sanpaolo.

Infine Ufinet, la società della fibra ottica operativa in Sud America di cui Enel X è azionista al 21%: confermate le “trattative in corso, non possiamo dire di più”.

Positiva l’accoglienza in Borsa, il titolo chiude la giornata in rialzo del 2% sopra 7 euro. Equita, Kepler Chevreux e Intesa Sanpaolo raccomandano buy con target price da 8,4 a 9,7 euro. Jefferies è più cauto e si ferma a 7 eur, raccomandazione hold.

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