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Stadio della Roma, Raggi: “Si farà”. Politecnico: “Servono stazioni”

L’ingegner Dalla Chiara del Politecnico di Torino: “Il problema traffico c’è, le stazioni Tor di Valle e Magliana devono essere potenziate in tempi contenuti”.- Raggi promette: “Per la città un miliardo di investimenti”

Stadio della Roma, Raggi: “Si farà”. Politecnico: “Servono stazioni”

“Lo stadio si fa e i proponenti potranno aprire i cantieri entro l’anno”. Lo ha detto martedì la sindaca della capitale, Virginia Raggi, in riferimento al nuovo stadio della AS Roma che dovrebbe sorgere a Tor di Valle, nella periferia meridionale della città.

La fumata bianca è arrivata a cinque giorni dall’arrivo del parere del Politecnico di Torino sulla fattibilità del progetto. Il documento è stato tenuto segreto finora dall’amministrazione capitolina, che solo oggi ha convocato una conferenza stampa per illustrarne i contenuti.

Il professor Bruno Dalla Chiara, l’ingegnere referente del gruppo di lavoro per il Politecnico di Torino, ha precisato che si tratta di “un sì condizionato: va bene lo stadio, ma prima serve un’offerta plurimodale di mobilità. Sarà importante nei prossimi mesi un’analisi dei cantieri”.

Secondo Dalla Chiara, al momento sarebbe “poco credibile” pensare che il 50% degli utenti si possa spostare con il trasporto pubblico: tuttavia, la situazione potrà cambiare “con un piano di investimenti sulla Roma Lido e sulla ferrovia Fl1”.

Viabilità e traffico sono le questioni centrali. “Il problema c’è – ha sottolineato l’ingegnere – ma esistono anche le soluzioni. La rete viaria romana è già carica e oggi si parla di offerta di trasporto plurimodale. Le stazioni Tor di Valle e Magliana devono essere realizzate in tempi contenuti”.

Dalla Chiara però frena sull’ipotesi di costruire anche un nuovo ponte, il cosiddetto ponte di Traiano: “Il nostro committente – chiarisce – ci ha chiesto di analizzare il progetto. E il ponte non faceva parte del progetto. Andrebbe comunque ad impattare sul resto della rete viaria”.

Raggi ha poi aggiunto che “per la città arriverà un miliardo di investimenti e la riqualificazione di un’area assolutamente degradata. Circa 500mila cittadini beneficeranno di servizi su infrastrutture perché lo stadio diventa un catalizzatore di interventi già previsti. Inoltre, il taglio delle cubature non va ad inficiare sui servizi. Non siamo contro le opere e le grandi opere, e lo stadio lo è, ma a favore delle opere utili che portano benefici alla città e ai cittadini come in questo caso dove si riqualifica un quadrante della città”.

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