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Spread in discesa per l’effetto asta Btp. Piazza Affari chiude in rialzo (+0,3%)

Il differenziale Btp-Bund continua a calare: viaggia sui 290 punti – L’influenza positiva del successo dell’asta dei titoli di Stato a 3 e 10 anni – A Milano corrono Ferragamo e Mediolanum – Bper, invece, cade sui conti – Bene Mps, mentre si intensificano le manovre sul pacchetto di azioni in mano alla Fondazione – Premafin, verso lo slittamento del Cda

Spread in discesa per l’effetto asta Btp. Piazza Affari chiude in rialzo (+0,3%)

Dopo il buon esito delle aste di Btp a tre e dieci anni di oggi lo spread Btp-bund conferma la sua discesa sotto quota 290 punti con i bund che sono scesi al minimo da due settimane. Le Borse europee chiudono in positivo anche se in frenata dai massimi di giornata, in linea con l’andamento di Wall Street appesantita da dati macro contrastanti e da Citigroup che cede terreno dopo il risultato dello stress test.

Milano chiude a +0,31%, Londra a -0,18%, Francoforte a +1,19% e Parigi a +0,40% . Alla chiusura dei listini europei il Dow Jones segna +0,13% e il Nasdaq +0,29%. L’euro quota a 1,3037 sul dollaro. Wall Street si mantiene comunque su livelli record mentre l’oro arretra ai minimi di gennaio a 1646 dollari l’oncia. Sul fronte delle valute, la Norvegia prende i mercati in contropiede tagliando i tassi di interesse di un quarto di punto percentuale portandoli all’1,5%.

Archiviato il via libera definitivo agli aiuti alla Grecia arrivato a metà giornata, arriva la frenata dei Paesi G20: nel quarto trimestre del 2011 il pil è salito dello lo 0,7%, contro lo 0,9% dei tre mesi precedenti. Nel 2011 il pil è in aumento del 2,8% contro il 5% del 2010. A trainare la crescita sono sempre i Paesi emergenti, mentre gli Stati Uniti hanno fatto registrare negli ultimi tre mesi del 2011 un aumento dello 0,7%. Fanno peggio comunque Unione europea ed Eurozona che archiviano un -0,3%.

FERRAGAMO SUGLI SCUDI

BPER CADE SUI CONTI

A Piazza Affari corre Mediolanum +4,66% e Salvatore Ferragamo che mette a segno un rialzo del 3,34% alla vigilia del cda sui conti di domani dopo un +52% da inizio anno. In evidenza anche , Stm +3,07%, Fiat +2,51, e Azimut +2,33%. Prese di beneficio su Tod’s -2,29% e Diasorin -1,52%.

Deboli le banche. Chiude in positivo Intesa Sanpaolo +0,40%, che registra il brillante risultato della partecipata Banca Fideuram con utile normalizzato a 275 milioni di euro. Sopra la parità anche Unicredit che sale dello 0,20%. L’ad Federico Ghizzoni ha affermato che le banche scontano ancora problemi di liquidità nonostante le misure straordinarie della Bce e dagli imprenditori è stato “sottovalutato” l’impatto di Basilea3. Per Ghizzoni la liquidità non è scarsa ma non abbondante nonostante le iniezioni della Bce, e poiché il mercato interbancario non funziona ancora è difficile trovare credito funding a lungo termine”. Intanto la partita sul nuovo presidente pare stringersi tra Tantazzi, Cribiore e Galateri. La scelta arriverà prima del cda del 27 marzo?”Noi non lavoriamo in vista di un cda, vedremo..”, ha detto Ghizzoni.

Bene Mps +1,87% su cui si intensificano le manovre sul pacchetto di azioni in mano alla Fondazione dopo la liberatoria delle banche creditrici. Salvatore Mancuso del fondo Equinox ha affermato che non sono ancora stati decisi i tempi per l’offerta vincolante mentre ha ribadito di voler avere voce in capitolo sulla governante in caso di investimento. Perde terreno in fondo al listino Bper -2,53%, dopo i conti 2011 che hanno registrato un utile in calo del 27% e il nuovo piano che prevede uscite di dipendenti per 450 unità. In rosso anche Bpm -0,39%. Si allarga il dossier del pm sul convertendo del 2009: oltre alla truffa si ipotizza anche il reato di ostacolo alla vigilanza.

PREMAFIN, VERSO SLITTAMENTO DEL CDA

BALZA CAD IT SULL’UTILE 2011

Il prossimo cda di Premafin (-0,66%) dovrebbe slittare dalla data del 16 marzo per permettere a Maurizio Dallocchio di procedere con più tempo all’impairment test sulla quota di Fonsai (+4,28%) in mano alla holding. Intanto il vicepresidente della compagnia assicurativa frena sui concambi: “E’ prematuro parlarne”, ha infatti affermato il Antonio Talarico con riferimento all’ordine del giorno nel cda di domani.

In rally Cad it +23,79% all’indomani della diffusione dei conti 2011che registrano un significativo aumento dell’Ebitda e dell’ebit e un utile netto a 1,9 milioni contro la perdita di 0,6 milioni del 2010. Il cda ha deciso di proporre un dividendo di 0,24 euro per azione.

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