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Sostenibilità, Howden: serve un tavolo assicurazioni – governo sull’Agenda Onu 2030

Per il Ceo Casini è necessario un tavolo di lavoro permanente tra l’industria assicurativa, il governo e le amministrazioni pubbliche per lavorare insieme agli obiettivi fissati dall’Agenda ONU 2030. Broker come sentinelle dell’industria e del territorio

Sostenibilità, Howden: serve un tavolo assicurazioni – governo sull’Agenda Onu 2030

Federico Casini, Ceo Italia di Howden, agenzia di brokeraggio assicurativo, intervenuto nel corso della manifestazione Letexpo a margine della tavola rotonda “Le migliori energie del Paese per una vera sostenibilità ambientale, sociale ed economica”, ha dichiarato di come sia necessario un “tavolo di lavoro permanente tra l’industria assicurativa, il governo e le amministrazioni pubbliche coinvolte per lavorare insieme nella direzione degli obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dall’Agenda ONU 2030”.

Il ceo di Howden ritiene che i broker di assicurazione siano delle “sentinelle a contatto col mondo dell’industria e col territorio e sono in grado di intercettare le problematiche concrete per facilitare il percorso verso una maggiore sostenibilità delle attività economiche”.

Nella tavola rotonda, moderata da Massimo Giletti, è intervenuto anche Valentino Valentini, Viceministro delle Imprese e del Made in Italy. Il workshop ha coinvolto una serie di esperti del settore, tra cui Ferdinando Capece Minutolo, Responsabile Divisione Crediti Commerciali di Assiteca Howden, Gabriele Colombari, Credit Manager di Manni Group, Nicola Mannari, Senior Sales Director di LoJack Italia, Pietro Petrucci, Direzione Commerciale – Credito a Medio/Lungo Termine di Assiteca Howden, e Stefano Retrosi, Regional Manager Sales PMI SACE.

Le imprese di assicurazione pronte a coprire i rischi delle rinnovabili

Casini ha fatto riferimento in particolare agli effetti del cambiamento climatico sul territorio, l’agricoltura e l’ambiente in generale e alle conseguenze anche per il settore assicurativo.

Le imprese di assicurazione assumono e gestiscono infatti anche i rischi ambientali e catastrofali, tanto che in questo caso si parla di “green insurance”. In base all’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile dall’ONU il sistema assicurativo deve essere pronto a coprire rischi come quelli legati per esempio alla produzione di energie rinnovabili, oppure dovuti alla forte intensità e distribuzione di piogge e neve, oppure ancora relativi a ondate di calore e siccità nel settore agricolo, minacciato anche dagli eccessivi sbalzi di temperatura.

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