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Sicurezza: ecco la telecamera “cactus”, a prova di pirateria

Arriva sul mercato Cactus Concept, la prima telecamera IP al mondo “impenetrabile”, progettata e costruita dalla tedesca Mobotix con un decisivo contributo italiano per la piattaforma-software – VIDEO.

Sicurezza: ecco la telecamera “cactus”, a prova di pirateria

Quanti sono gli occhi elettronici che ci spiano ovunque? Nessuno lo sa. Una parte crescente di questi possono spiare e rubare segreti, documenti, file, oltre a consentire ai ladri di entrare in casa senza problemi. Perché spesso sono telecamere IP (cioè sempre connesse) di qualità e prezzi molto bassi, con password ridicole, individuabili in pochi secondi, facilmente piratabili. Un grande rischio perché il mercato delle telecamere della videosorveglianza cresce a due cifre in ogni continente e con una velocità impressionate ma incontrollabile. A Shanghai, per esempio erano, sino a qualche mese fa, intorno ai 3 milioni, e a Londra oltre 700mila. Ora se ne sono – pare – installate altre diverse migliaia.

Possiamo rivelare solo il valore del mercato mondiale della videosorveglianza (hardware, software e servizi) che, secondo Allied Market Research, ha superato i 36 miliardi di dollari che diventeranno nel 2023 più di 77, e 87 nel 2025, crescendo con ritmi dal 15 al 16 per cento. Un mercato che nasce made in China, viaggia in gran parte e purtroppo senza controlli sull’e-commerce e dilaga ovunque con telecamere di prezzo e qualità a volte estremamente bassi e violabili con un semplice smartphone, scaricando liberamente da Internet un software. Oppure seguendo le istruzioni in diretta di alcuni siti come per esempio Canal Malek (anche su Youtube) e Insecam, che ha sede in Russia. Siti come questi trasmettono da tempo in diretta chiarissime istruzioni e dimostrazioni, come diversi esperti hanno inutilmente denunciato.

Come conseguenza sono ormai decine e decine di migliaia gli impianti di videosorveglianza IP e di sicurezza hackerati, non solo di ville o appartamenti ma in gran parte di aziende, luoghi pubblici (ospedali), tribunali, ministeri… Se ne parlerà a Sicurezza 2019. Solo in Europa in un anno sono stati 80mila gli impianti violati. E spesso si tratta di furti “digitali” con danni rilevanti perché vengono rubati file e documenti preziosi. E’ per questo che in tutte le fiere dedicate alla security, aumentano le aree della cybersecurity come accadrà anche a Sicurezza 2019, che Fiera Milano organizza dal 13 al 15 novembre dove si svolgeranno convegni e incontri con superesperti internazionali di cybersecurity. Esistono rimedi? Si e no.

La più autorevole associazione dei consumatori d’Europa, l’inglese Which? e, contemporaneamente, Bitdefender hanno condotto accurate prove su queste telecamere, dimostrando che i produttori – cinesi, quasi tutti di Shenzen – a causa della feroce concorrenza che contraddistingue il settore, le hanno progressivamente rese vulnerabili per la mancanza della crittografia delle comunicazioni. Problemi gravi ai fini della security -secondo i test – in particolare per la Tenvis TH611, la Genker IP, la Keekoon IP e la Reolink C1Pro, tutte vendute su Amazon, esclusa la Keekoon venduta su Cdiscount.

Per fortuna, presto arriverà sul mercato Cactus Concept, la prima telecamera IP al mondo “impenetrabile”, progettata e costruita dalla tedesca Mobotix con un decisivo contributo italiano per la piattaforma-software, che come il cactus sa operare in un ambiente ostile. Dopo 2 anni di ricerche questa telecamera IP è stata affidata a SYS, l’ente che ne ha testato l’affidabilità con severi tentativi di pirataggio nessuno dei quali è andato a segno. Opera non solo come videosecurity ma anche come lo smartphone, con prestazioni intelligenti, e impedisce qualsiasi tipo di accesso.

Estremamente sicura (per fare il reset della password per esempio occorre inviarla in Germania) consente applicazioni eccezionali poiché impedisce qualsiasi tipo di “pescaggio”. Moltissime telecamere infatti si attivano programmate o no pescando, random o no, da pc, smartphone e altri device tutto ciò che è presente, documenti, file, Pdf, segreti, trasferendoli ovviamente dove sono per così dire “attesi”. E attenzione, per il timore che aziende, istituzioni e privati si allarmino, gli operatori della security non amano rendere noti i sempre più frequenti episodi di “pesca miracolosa” che, tra l’altro, sanno creare un altro…miracolo, la moltiplicazione dei pani e dei pesci, cioè della pesca.

Perché per esempio una telecamera IP di bassa qualità pesca i contenuti non solo dal pc dell’azienda dove è installata (anziché proteggerla dai ladri di ogni risma) ma da tutti quelli dei dipendenti, dei collaboratori, dei fornitori che sono collegati. Telecamere di brand cinesi supernoti hanno del resto, di recente, bannato senza difficoltà intere segrete sedute del parlamento inglese per poi trasferirle in Cina… E poi, una domanda a chi fa shopping di security su Internet: lo sapete che state affidando la sicurezza della vostra famiglia, della vostra azienda, della vostra vita a una sconosciuta fabbrica cinese che non risponde a mail, telefonate, messaggi?

Dal blog La casa di Paola.
Per contattare l’autrice: paola.krugmann@libero.it

Pubblicato in: Tech

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