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Sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia: Kirill fuori dalla black list

Arriva anche il via libera formale al sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia scendendo a compromessi con il presidente ungherese Orban – Il colosso russo Sberbank fuori dal sistema Swift

Sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia: Kirill fuori dalla black list

Dopo uno stallo durato settimane, l’Unione europea ha approvato il sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia. Il via libera, raggiunto nella notte dell’ultimo Consiglio europeo, è stato ratificato giovedì dai 27 ambasciatori dell’Unione con un’unica variante: l’esclusione del patriarca russo Kirill dalla lista nera.

L’embargo sul petrolio

La nuova tornata di sanzioni comprende l’embargo graduale sul petrolio di Mosca. Si parte con il blocco delle importazioni via mare da fine anno e si prosegue, dal 2023, con lo stop anche del greggio che arriva attraverso l’oleodotto di Druzhba accettato volontariamente da Germani e Polonia. È stata invece esonerata l’Ungheria. Alla Repubblica Ceca è stata concessa una deroga di 18 mesi, mentre la Bulgaria avrà tempo fino al 2024 per chiudere i rubinetti.

“Grazie alla Presidenza francese del semestre Ue è stato concordato oggi un altro forte pacchetto di sanzioni contro Putin e il Cremlino – ha scritto in un tweet Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea – Di fatto, il 90% delle importazioni russe di petrolio all’Ue sarà bandito entro la fine del 2022. Ciò ridurrà la capacità della Russia di finanziare la sua guerra”.

Sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia: Sberbank esclusa dal sistema Swift

Un altro intervento di particolare importanza è quello che riguarda il colosso bancario russo Sberbank, che, insieme ad altri istituti finanziari della Federazione, è stato escluso dal sistema internazionale di pagamenti interbancari Swift.

Orban vince anche sul patriarca Kirill, cancellato dalla black list

Altra novità significativa, ma stavolta solo a livello politico, la cancellazione del patriarca Kirill dalla lista nera dal sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia. Si tratta del sedicesimo Patriarca di Mosca, capo della Chiesa ortodossa russa. Questo punto è stato inserito per accontentare il presidente ungherese, Viktor Orban, che finora aveva negato il via libera al sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia principalmente per preoccupazioni legate all’approvvigionamento di petrolio (che, ovviamente, non arriva in Ungheria via mare).

Le mosse degli Stati Uniti

Intanto, gli Stati Uniti hanno annunciato nuove misure contro la Russia per colpire dirigenti governativi, oligarchi e società legate a Vladimir Putin e a settori chiave dell’economia.

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