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Scandalo Libor, maxi-multa da 1,5 mld per Ubs

Il colosso svizzero ha ammesso di aver contribuito alla manipolazione del tasso interbancario Libor e ha pertanto raggiunto un accordo con le autorità di controllo di tre Paesi per pagare una maxi-multa da 1,5 miliardi di dollari.

Scandalo Libor, maxi-multa da 1,5 mld per Ubs

Il colosso svizzero Ubs ha annunciato di aver raggiunto un accordo con le autorità di controllo di tre Paesi per pagare una maxi-multa da 1,5 miliardi di dollari, ammettendo di aver contribuito alla manipolazione del tasso interbancario Libor.

Nell’intesa raggiunta tra Ubs, il dipartimento di giustizia degli Stati Uniti, la britannica Fsa e l’autorità di controllo svizzera sui mercati, la Ubs ha dichiarato che alcuni suoi dipendenti hanno cercato di manipolare il tasso Libor e altri tassi di riferimento che insieme servono come base di calcolo per contratti finanziari per centinaia di migliaia di miliardi di dollari in tutto il mondo. La consociata giapponese di Ubs, dove hanno avuto luogo gran parte dei tentativi di manipolazione – si legge sul Wall Street Journal – ha ammesso la propria responsabilità nella frode che includeva il Libor sullo yen.

Intanto sono attesi per oggi, da parte delle autorità Usa, alcuni arresti di persone legate a Ubs, che saranno probabilmente i primi legati alla lunga inchiesta sulla manipolazione dei tassi d’interesse, secondo quanto hanno rivelato allo stesso Wsj fonti vicine alle indagini.

Fino a oggi solo un’altra banca, la britannica barclays, aveva patteggiato una multa sull’accusa di aver manipolato i tassi Libor, pagando circa 450 milioni di dollari che per entità ora è strata di gran lunga superata da quella di Ubs.

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