Nonostante la crisi politica in atto, è necessario “proseguire con il decreto Sblocca Cantieri al fine di dare nuova linfa a un settore strategico per la crescita del Sistema Paese ma che risulta essere ancora troppo vincolato da normative del passato”. È quanto si legge in una nota di Confindustria Anie.
Secondo l’associazione che riunisce gli imprenditori edili, “l’attuale condizione in cui versa l’esecutivo non deve compromettere il lavoro svolto sino ad ora relativo alla riforma del Codice Appalti e che i diversi provvedimenti necessari per portare a regime le modifiche introdotte dal decreto Sblocca Cantieri – nomina dei Commissari e soprattutto Regolamento Unico di esecuzione ed attuazione – non restino incompiute”.
La Federazione “condivide la scelta di reintrodurre un Regolamento Esecutivo al fine di garantire una maggior certezza del diritto rispetto agli strumenti di Soft Law – scrive ancora Confinstria Anie – I lavori per l’adozione del Regolamento, infatti, sono già entrati nel vivo lo scorso 15 luglio con l’avvio della consultazione pubblica da parte del MIT la cui chiusura è prevista per il prossimo 2 settembre”.
L’adozione del Regolamento e “dei 7 Decreti attuativi previsti nel Decreto Sblocca Cantieri vanno a sommarsi agli altri 271 Decreti che sono in attesa di un input politico per andare avanti. Il rischio per il settore degli Appalti è che una volta superata l’attuale situazione di crisi le priorità del nuovo Esecutivo, si concentrino altrove, non corrispondendo più a quelle del Governo uscente”, conclude la nota.