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Russia: la “fase uno” della guerra è finita, ora l’obiettivo è il Donbass e stop al conflitto il 9 maggio

Per il Cremlino, “l’obiettivo primario” è concentrare gli sforzi su Lugansk e Donetsk: la fine delle ostilità potrebbe essere vicina – Rimane l’incognita sul destino di Odessa

Russia: la “fase uno” della guerra è finita, ora l’obiettivo è il Donbass e stop al conflitto il 9 maggio

La Russia annuncia la fine di quella che definisce la “prima fase” della guerra in Ucraina. In sostanza, dopo un mese di combattimenti, Mosca avrebbe deciso di ritirarsi da Kiev per accontentarsi degli obiettivi militari già conquistati.

Il Cremlino sostiene infatti di non aver mai puntato ad altro che “alla totale liberazione del Donbass”, la regione a sudest contesa da otto anni e in cui i combattimenti in queste ore sono diventati più intensi. Durante un briefing della Difesa, il generale Sergei Rudskoy ha definito “obiettivo primario” la protezione delle popolazioni di Lugansk e Donetsk, le due Repubbliche che si sono dichiarate autonome dall’Ucraina e che finora solo la Russia ha riconosciuto.

La novità potrebbe incidere in modo determinante sulla durata del conflitto. Secondo fonti diplomatiche citate dal quotidiano La Repubblica, Mosca avrebbe già fissato una data simbolica per dichiarare la “vittoria”: il 9 maggio, anniversario della fine della Seconda guerra mondiale e della vittoria dei sovietici e degli Alleati sulla Germania nazista. Il termine sarebbe già stato comunicato anche alle truppe.

Resta l’incognita se Mosca vorrà comunque spingersi oltre, arrivare fino a Odessa e chiudere del tutto l’accesso al Mar Neo agli ucraini.

Ieri la Difesa russa ha anche fornito, per la seconda volta dall’inizio dell’invasione, un numero ufficiale sui caduti: per Mosca sarebbero 1.351 i morti e 3.825 i feriti, mentre Kiev e Stati Uniti forniscono stime molto più alte.

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