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Risk Map: Sos International valuta l’effetto della guerra e solleva il tema del rischio per la salute mentale nel mondo

Secondo le stime, circa il 14% (1 su 7) delle persone nel mondo soffre attualmente di uno o più disturbi legati alla salute mentale o causati dall’uso di sostanze – Quest’anno la principale crisi di sicurezza è stata il conflitto Russia-Ucraina

Risk Map: Sos International valuta l’effetto della guerra e solleva il tema del rischio per la salute mentale nel mondo

Si chiama Risk Map ed è progettata per aiutare le organizzazioni e i loro lavoratori ad analizzare il livello di rischio di ciascun Paese nel mondo. A pubblicarla è International SOS, azienda leader nel mondo nella gestione dei rischi in materia di salute e sicurezza. Nell’edizione 2023 per la prima volta è stato introdotto anche un indicatore del rischio per la salute mentale.

La Risk Map valuta i rischi medici e per la sicurezza su una scala di cinque livelli – da “Basso” a “Molto alto” per la mappa medica, e da “Insignificante” a “Estremo” per la mappa della sicurezza, utilizzando una combinazione di dati interni ed esterni che il Team di esperti di International SOS analizza.

“La mappa dei rischi fornisce informazioni preziose per consentire alle organizzazioni di riconoscere e comprendere i modi specifici in cui questi rischi possono avere un impatto sui loro dipendenti e creare soluzioni su misura per mitigare i rischi specifici” dice una nota dell’organizzazione” dice una nota dell’organizzazione.

Rischi sanitari: sotto i riflettori quelli mentali

L’edizione 2023 della mappa fornisce anche un indicatore che illustra l’incidenza delle malattie mentali a livello globale, utilizzando i dati esterni dell’Institute for Health Metrics and Evaluation, Global Burden of Disease. Secondo le stime, circa il 14% (1 su 7) delle persone nel mondo soffre attualmente di uno o più disturbi legati alla salute mentale o causati dall’uso di sostanze. “L’indicatore mostra la percentuale stimata della popolazione di un determinato luogo che soffre di disturbi mentali, cosicché le aziende possono capire quali località possono essere particolarmente critiche” dice la nota.

Dall’analisi della mappa emerge che uno dei miglioramenti principali a livello di rischio medico è rappresentato dalle isole caraibiche, dovuto in gran parte all’allentamento delle restrizioni di viaggio imposte da COVID. Invece il livello di rischio medico-sanitario in Mali è stato portato al livello “molto alto”, a causa della crescente complessità del quadro di sicurezza del Paese. Questo ha portato a una difficile gestione della situazione a livello umanitario e al deterioramento del sistema sanitario, a fronte di un costante aumento di richieste. Tutti questi fattori creano una situazione di sicurezza e umanitaria difficile, con notevoli conseguenze per i civili, e provocano il deterioramento dei sistemi sanitari a fronte dell’aumento della relativa domanda.

“Con l’aumento dei rischi legati ai viaggi e alla salute in molte regioni, è importante che le organizzazioni si concentrino anche sull’attenuazione dell’impatto dei problemi di salute mentale” dice Fareed Ahmed, Senior Medical Advisor Italia di International SOS. “La stratificazione fornita dalla Risk Map può aiutare i decison maker a proteggere al meglio il proprio personale, valutando quali location possono presentare difficoltà relative all’accesso alle cure mediche o sono particolarmente vulnerabili ai problemi di salute mentale”.

Sicurezza: la crisi in Ucraina e la situazione della sicurezza europea

La principale crisi di sicurezza dell’ultimo anno è stata senza dubbio il conflitto in Ucraina. Questo si riflette nella mappa della sicurezza, in quanto alcune parti dell’Ucraina sono ora contrassegnate da un livello “estremo” di rischio per la sicurezza.

“La crisi di sicurezza in Ucraina è stata chiaramente significativa e ha avuto un impatto sia sul Paese che sulle regioni confinanti in diversi modi. Noi di International SOS abbiamo lavorato con diverse organizzazioni supportandole direttamente in tutte le loro esigenze di sicurezza, salute e di viaggio” ha detto Franco Fantozzi, Senior Security Advisor di International SOS. “Per esempio, abbiamo organizzato evacuazioni per grandi multinazionali in tutto il mondo, compresa l’Italia, aiutando alcuni dei loro dipendenti, tra collaboratori internazionali e ucraini non soggetti a obblighi militari, a lasciare l’Ucraina, se necessario. Tra questi, 150 expat legati ad aziende italiane nei Paesi coinvolti o in quelli limitrofi. Sosteniamo anche le organizzazioni che sono rimaste in Ucraina, fornendo assistenza sul campo e informazioni in tempo reale sui rischi che possono impattarle. Questo è particolarmente importante per le ONG, per i media e per le società di servizi professionali, in cui molti dipendenti ucraini vogliono ora tornare a casa per visitare i propri cari”. Sos International era interventa tra i primi in Ucraina già all’inizio del conflitto.

Nonostante l’ampio impatto del conflitto ucraino e l’aumento dei disordini sociali legati all’aumento del costo della vita, il contesto di fondo dei rischi per la sicurezza in Europa non è cambiato.

Al di fuori dell’Ucraina, gli aumenti più significativi dei livelli di rischio si sono verificati nel Sahel, dove le zone a rischio estremo per la sicurezza si sono ampliate a causa dell’aumento del rischio di disordini, una tendenza riscontrabile anche in Mozambico e in altre parti dell’Africa.

In Colombia, invece, l’aumento della criminalità, dovuto in parte all’impatto socio-economico della pandemia COVID-19, ha portato a un incremento delle zone ad alto rischio.

Il rapporto Risk Outlook 2023 sarà pubblicato l’8 dicembre 2022. E’ possibile partecipare al webinar Risk Outlook 2023 in italiano lunedì 12 dicembre alle 11.00, registrandosi .

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