A dodici giorni dall’assemblea di Mediobanca sull’Ops su Banca Generali è scontro aperto tra il management di Piazzetta Cuccia e Francesco Gaetano Caltagirone che è uno dei principali azionisti della merchant bank milanese con il 7, 39% del capitale.
Caltagirone chiede il rinvio sine die dell’assemblea di Mediobanca perché lamenta l’incompletezza dell’informazione sull’Ops e soprattutto sui futuri rapporti tra Mediobanca e Generali. Secca e immediata la replica dell’Ad di Mediobanca, Alberto Nagel, che respinge la richiesta di Caltagirone considerando, al contrario, la convocazione dell’assemblea del 16 la massima espressione di trasparenza verso il mercato, le autorità di Vigilanza e la controparte, e ritenendo la richiesta di rinvio sine die l’ennesima conferma del conflitto d’interessi di Caltagirone.
Uno scontro tra ops
Era evidente che, malgrado la compatibilità giuridica, l’Ops di Mediobanca su Banca Generali e quella di Mps sulla stessa Mediobanca finissero per scontrarsi e per risultare alternative, considerando che, se andasse importo, l’operazione di Mediobanca farebbe sparire dal tavolo la sua partecipazione in Generali, che è il vero sogno di Caltagirone, e che invece Nagel vorrebbe cedere al Leone in cambio del controllo di Banca Generali.
Dopo giornate turbinose sul mercato, dove si è toccato il picco di acquisti di azioni Mediobanca in vista dell’assemblea, è ormai chiaro che da qui al 16 e anche molto dopo sarà battaglia aperta tra il management di Mediobanca – che oggi riunisce il patto di sindacato – e una parte dell’azionariato, capeggiata da Caltagirone che sembra aver recuperato il sostegno della Delfin degli eredi di Del Vecchio. Saranno scintille.
Patto Mediobanca dice sì a ops su Banca Generali
Nel frattempo Nagel incassa l’appoggio dell’accordo di consultazione dei soci di Mediobanca, che si sono riuniti questa mattina, in vista dell’assemblea. Il patto ha “apprezzato il forte razionale industriale e finanziario alla base dell’operazione”, si legge nella nota dei partecipanti che hanno inoltre “espresso il loro profondo cordoglio e vicinanza al dolore dei famigliari per la scomparsa del dottor Angelo Caso“, storico presidente del patto. L’assemblea ha quindi “nominato all’unanimità” Alberto Pecci presidente del patto di consultazione, sino alla scadenza del 31 dicembre 2027″.