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Riqualificazione edifici: faro della Borsa su nuove regole Ue

Bruxelles punta a introdurre vincoli di classe energetica per vendere e affittare gli immobili – A Piazza Affari brillano Nusco e Sciuker Frames

Riqualificazione edifici: faro della Borsa su nuove regole Ue

Giornata di forti scambi sui mercati per le società legate all’efficientamento energetico. A Piazza Affari spiccano soprattutto due imprese quotate sull’ex Aim Italia: Nusco (+10% a fine mattinata, miglior rialzo di tutta la Borsa milanese) e Sciuker Frames (+5,3%). Si tratta di aziende specializzate nella progettazione e nella produzione di infissi, porte e finestre, prodotti fondamentali per l’efficientamento energetico degli immobili.

A innescare l’ondata di acquisti è stata la notizia che l’Unione Europea si appresta a modificare in modo sostanziale la normativa sulla riqualificazione energetica degli edifici, che non potranno più essere affittati o venduti se non rispetteranno un requisito legato al livello di classificazione energetica.

In particolare, il progetto europeo ipotizzerebbe un limite alla classe G per gli edifici pubblici e alla classe F per gli edifici residenziali. I requisiti entrerebbero in vigore solo nel 2030 per dare il tempo a chi è interessato di adeguarsi; dopodiché, dal 2033 le due soglie potrebbero aumentare di un livello.

“Si tratta di una notizia potenzialmente positiva per le utilities che negli ultimi anni, sulla scia degli incentivi per il Superbonus hanno sviluppato ed ampliato la linea di business della riqualificazione energetica con contributi- sostanziali all’Ebitda nel 2020-2021 – sottolineano gli analisti di Equita – I limiti imposti dalla Ue preludono a un ciclo di riqualificazione più lungo della durata attualmente prevista dal Superbonus, rendendo strutturale il mercato della building renovation attraverso la prossima decade”.

Tra le più esposte alle attività di riqualificazione Equita cita Iren, Hera, Enel, Acea ma anche Italgas, Snam e Ascopiave. Titoli che però oggi non brillano in Borsa, a causa dell’andamento negativo del settore in Europa (+0,7% lo stoxx).

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