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Riforma fiscale: legge delega entro luglio, Irpef nel mirino

Una commissione di esperti allestirà uno o più decreti delegati, a cui il Governo dovrebbe dare il via libera in autunno – Il cuore della riforma sarà la revisione dell’Irpef

Riforma fiscale: legge delega entro luglio, Irpef nel mirino

Riforma fiscale ai nastri di partenza. Il progetto – uno dei più ambiziosi nell’agenda Draghi – avrà la forma di una legge delega che il governo presenterà in Parlamento entro luglio. Una volta ottenuto il via libera delle Camere, sarà costituita “una commissione di esperti” che allestirà “uno o più decreti delegati”, a cui l’Esecutivo dovrebbe dare il disco verde in autunno. Le informazioni sono contenute nel Recovery Plan presentato ieri dal premier Mario Draghi in Parlamento.

La riforma fiscale è infatti uno dei provvedimenti che l’Europa impone all’Italia come condizione per avere diritto agli aiuti del Recovery Fund. Non rientra nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), ma “ne accompagna l’attuazione”, si legge nel testo.

L’obiettivo del governo Draghi è arrivare a un Testo unico da far confluire “in un unico codice tributario”.

Per quanto riguarda i contenuti, da anni la Commissione europea chiede all’Italia di alzare il prelievo su consumi e beni immobili (Iva e Imu) per abbassarlo sul lavoro.

La revisione dell’Irpef sarà quindi il cuore della riforma fiscale, che dovrà trovare un equilibrio fra tre fattori: riduzione della pressione sui ceti medio-bassi, tutela del principio costituzionale della progressività del sistema tributario e salvaguardia dell’equilibrio dei conti pubblici.

Un aiuto decisivo in questa direzione è atteso dall’indagine conoscitiva sulla rimodulazione dell’Irpef avviata dalle Commissioni parlamentari e ancora in corso.

La riforma fiscale conterrà poi diverse misure per rafforzare la lotta all’evasione. Nel piano, si accenna a progetti di “analisi avanzata dei dati” con l’utilizzo di strumenti come “intelligenza artificiale, machine learning, text mining e analisi delle relazioni”.

Perché ciò sia possibile, l’Agenzia delle Entrate dovrà essere potenziata con nuove assunzioni: al concorso già bandito per 4.113 unità sarà aggiunta quindi una nuova procedura per selezionare altri duemila specialisti.

“La riforma fiscale – si legge ancora nel piano – è tra le azioni chiave per dare risposta alle debolezze strutturali del Paese e in tal senso è parte integrante della ripresa che si intende innescare anche grazie alle risorse europee”.

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