Condividi

Rete Telecom: scorporo sì, ma Borsa no

Cda ad alta tensione per Tim – Più investimenti ma anche più debiti – Meno poteri per Genish – La rete verrà scorporata ma senza arrivare alla quotazione in Borsa e all’apertura ad altri soci – Per Persidera si fanno avanti Rai Way e il fondo Usa ISquare

Rete Telecom: scorporo sì, ma Borsa no

Telecom Italia procederà allo scorporo della rete in una società separata, ma non cederà alcuna quota dell’infrastruttura, nemmeno attraverso il collocamento in Borsa. Secondo fonti finanziarie citate dal quotidiano La Repubblica, sarebbe questa l’intenzione del Ceo di Tim, Amos Genish, sostenuto su questo punto anche dal presidente della società, Fulvio Conti, dopo un sondaggio con le istituzioni italiane. L’indiscrezione è emersa ieri al termine di una riunione del Cda durata nove ore durante la quale è stato rivisto il piano annunciato a marzo per fare il punto sul futuro della società.

Per quanto riguarda l’indebitamento lordo di Telecom, attualmente a quota 30 miliardi, continuerà ad avere rating “junk” perché il margine operativo lordo non sale mentre i debiti rischiano di salire. Per Genish, il miglioramento del rating a Bbb- era il presupposto sia per tornare al dividendo, sia per riproporre un piano di conversione delle azioni rnc in ordinarie.

Sull’indebitamento pesano gli investimenti sia in Italia (l’asta 5G potrebbe costare a Tim fino a 1,8 miliardi, che non erano stati messi a bilancio nel piano) sia all’estero (in particolare sulla banda larga brasiliana di Nextel).

Anche sulle dismissioni Tim procede a rilento. La società ha incaricato alcune banche d’affari di trovare possibili compratori per Sparkle, la controllata che gestisce migliaia di chilometri di cavi sottomarini e per questo è considerata strategica dallo Stato italiano ed è sotto il regime del “Golden Power”. Per la prima volta da anni, Sparkle registra un calo di margini e ricavi.

Per Persidera, la società dei multiplex digitali controllata al 70% da Telecom e al 30% da Gedi, sarebbero arrivate due offerte: una dal fondo Usa ISquare e una da Rai Way, che in primavera aveva si era fatta avanti insieme a F2i.

Infine, lunedì il Cda ha varato l’introduzione di una riforma della governance che limita le deleghe a Genish sulla selezione dei vertici delle controllate: in futuro, le candidature saranno esaminate preventivamente dal comitato nomine e remunerazioni.

Novità arrivano anche da oltreoceano,dove SAEx International Ltd, una società mauriziana con sede principale a Mauritius, ha annunciato la volontà espandere la propria copertura verso la costa orientale degli Stati Uniti attraverso la rete panamericana di Sparkle.

Commenta