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Pressione fiscale, Draghi: “Nel 2022 calerà dello 0,4%, la riduzione più consistente degli ultimi 6 anni”

Al congresso della Cisl, il Premier ha ammesso che “molto resta da fare in materia di sicurezza dei lavoratori” e ha auspicato di poter rafforzare la collaborazione con i sindacati

Pressione fiscale, Draghi: “Nel 2022 calerà dello 0,4%, la riduzione più consistente degli ultimi 6 anni”

“Prevediamo che la pressione fiscale quest’anno cali di 0,4 punti percentuali rispetto all’anno scorso: è la riduzione più consistente degli ultimi sei anni”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, intervenendo al congresso confederale della Cisl.

In materia di lavoro, “molto resta ancora da fare, a partire dalla sicurezza dei lavoratori – ha aggiunto il Premier – Voglio ricordare, ancora una volta, le persone che hanno perso la vita mentre lavoravano, oltre 1.200 nel solo 2021. Alle loro famiglie, ai loro colleghi, esprimo la più sentita vicinanza del Governo e mia personale. Con la collaborazione attiva di voi sindacati, siamo intervenuti per rafforzare e rendere più partecipato il sistema dei controlli. Potenziare le attività ispettive, però, non basta. Le aziende devono fare attività di formazione, di manutenzione, di prevenzione. È un tema di civiltà, che qualifica una democrazia”.

Draghi: “Spero che la collaborazione con i sindacati possa ancora rafforzarsi”

Draghi ha poi rivolto un appello ai sindacati: “Voglio ringraziare Cgil, Cisl, Uil e i segretari Landini, Sbarra e Bombardieri, per lo spirito di leale e franca collaborazione, che auspico possa rafforzarsi ulteriormente nei prossimi mesi. Fin dal suo insediamento, il Governo ha cercato e, direi, molto spesso ha trovato il dialogo con i sindacati. Lo abbiamo fatto perché le buone relazioni industriali sono state essenziali in alcuni dei momenti più difficili della nostra storia. Penso innanzitutto al Patto Ciampi del 1993 che ha reso l’Italia più forte e più competitiva, e che ha coniugato crescita economica, tutela dei diritti, difesa dei salari dei lavoratori”.

Il Presidente del Consiglio ha poi citato Franco Marini, “un grande segretario generale della Cisl: come disse nel suo discorso di insediamento alla Presidenza del Senato, ‘la forza di una democrazia matura, come la nostra, risiede anche nel saper convergere insieme sulle decisioni e le scelte migliori per il nostro Paese’. A marzo dello scorso anno, con il ministro Brunetta abbiamo firmato il Patto per l’innovazione del lavoro pubblico, che ha inaugurato un metodo di confronto a partire dai temi dell’organizzazione del lavoro e della formazione professionale. A maggio, il ministro Bianchi ha promosso il Patto sulla scuola, con cui il Governo si è impegnato a valorizzare il personale scolastico e a investire sulla sicurezza degli istituti”.

Draghi ha poi ricordato la collaborazione con i sindacati “per la gestione della pandemia. Le intese sui protocolli contro il Covid-19 e sulle vaccinazioni in azienda ci hanno permesso di riaprire il Paese più velocemente, di far ripartire l’economia in sicurezza. Collaboriamo nell’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, grazie al Tavolo Permanente per il Partenariato economico, sociale e territoriale. Uno strumento essenziale per realizzare al meglio le riforme e gli investimenti che servono al Paese e in particolare ai giovani, alle donne, al Mezzogiorno. Questo elenco, non esaustivo, dimostra che i risultati raggiunti dal Governo sono il prodotto di un metodo che ci siamo voluti dare insieme”.

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