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Prese di beneficio in Borsa dopo il rally targato Draghi: Piazza Affari in leggero ribasso

Giornata di realizzi sui mercati azionari dopo il boom legato alle mosse della Bce – Piazza Affari chiude in leggero calo – Tra le blue chips perdono Exor e Cnh – In controtendenza A2A e le banche che mettono a segno buoni rialzi – Borse europee contrastate – In leggero recupero l’euro sul dollaro – Scende ancora lo spread Btp-Bund

Prese di beneficio in Borsa dopo il rally targato Draghi: Piazza Affari in leggero ribasso

Dopo Draghi, si torna sulla Terra. La mossa del numero uno della Bce ha gasato ieri i mercati di tutta Europa e non tarderà ad avere benefici sull’economia reale, ma l’indomani vede le Borse del Vecchio Continente scendere di nuovo in terreno negativo. Perdono tutte, anche se di poco, e alla fine si salvano solo Francoforte e Madrid: Piazza Affari chiude al -0,11%, grazie a una leggera ripresa nelle battute finali.

Oltre ai prevedibili realizzi dopo il rally del Bce-day, a penalizzare i listini è la notizia economica più attesa della giornata che riporta, appunto, alla realtà, dopo l’iniezione di fiducia regalata da Draghi: il mese scorso le aziende degli Stati Uniti hanno creato molti meno posti del previsto: 142mila, contro i 225mila attesi dagli analisti. Delude dunque il mercato del lavoro Usa, dopo una recente tendenza positiva, e questo costringe anche Wall Street a un’apertura di seduta fiacca.

Risale leggermente l’euro sul dollaro dopo il crollo di ieri successivo alla conferenza stampa della Banca centrale europea, mantenendosi sempre sotto quota 1,30 a 1.29566 dollari contro gli 1,2945 di ieri. La tendenza, dicono anche gli economisti riuniti al workshop Ambrosetti in corso a Cernobbio, è a un continuo ribasso, che secondo il professore della New York University Nouriel Roubini potrebbe portare la moneta unica europea a toccare anche quota 1,20. Scende ancora lo spread, che dopo essere crollato ieri sotto quota 140 punti base, avvicina lo step dei 130 arrivando fino a 131 e chiudendo intorno ai 132 punti base. A incoraggiare il ribasso non è solo la Bce, ma anche Citigroup che ha alzato stamane il rating degli istituti italiani che, a dire della banca Usa, non hanno da temere il prossimo Aqr: UnicreditIntesaMediobanca Ubi sono gli istituti preferiti. E infatti il settore bancario è in controtendenza a Piazza Affari, con Banco Popolare, regina di giornata con un rialzo superiore al 4%, e Bpm e Ubi che guadagnano oltre il 2%.

Grande giornata, a Piazza Affari, anche per A2a, che chiude vicina al +4% (a 0,8655 euro) dopo che l’utility lombarda ha fatto sapere di aver finalizzato con Dolomiti Energia la permuta della partecipazione pari all’8,54% del capitale sociale di Edipower detenuta da Dolomiti Energia con la partecipazione pari al 7,91% del capitale sociale di Dolomiti Energia detenuta da A2A. Soffrono invece Cnh Industrial, Exor, Yoox, Campari e World Duty Free.

Sul fronte internazionale, fa un po’ meno paura la situazione in Ucraina: il presidente ucraino, Petro Poroshenko, ha nel pomeriggio ordinato all’esercito di cessare le ostilità a partire dalle 15 italiane e ha affermato che l’Ucraina ha siglato “un protocollo preliminare” per una tregua con le forze separatiste dei ribelli. Il presidente ucraino ha anche chiesto che l’autorità dell’Osce (Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa) controlli il rispetto del cessate-il-fuoco e che l’accordo includa il rilascio di prigionieri. Secondo l’agenzia Interfax i separatisti ucraini avrebbero effettivamente ordinato ai combattenti di fermare le azioni militari dopo l’accordo sul cessate-il-fuoco

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