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Poste, utile in calo ma forte crescita di pacchi e servizi finanziari

La società ha chiuso il primo trimestre con l’utile a 439 milioni, in linea con le attese degli analisti – Del Fante: “Accelereremo la trasformazione industriale”.

Poste, utile in calo ma forte crescita di pacchi e servizi finanziari

I conti del primo trimestre di Poste Italiane registrano un utile netto in calo di quasi il 10% a 439 milioni, l’Ebit a 612 milioni (-12,2%) e i ricavi a 2,84 miliardi, -1,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, in linea con le attese degli analisti e con i target del piano presentato dall’Ad Matteo Del Fante.

Nella nota diffusa questa mattina la società ha specificato che il calo dei ricavi è da ascrivere principalmente agli introiti da corrispondenza, “in linea con il declino strutturale previsto nel Piano Deliver 2022″. I risultati dei servizi finanziari sono infatti stati definiti ottimi (525 miliardi, +11 miliardi rispetto a dicembre 2018), col contributo dei servizi assicurativi (337 milioni, +4,3%) e dei pagamenti mobile, così come i ricavi da recapito pacchi, sui quali punta molto il piano al 2022, stanno crescendo molto e hanno raggiunto nel primo trimestre gli 86 milioni di euro, in aumento del 15%.

Nel comunicato vengono anche presentati i valori degli aggregati di conto economico “adjusted”, ossia normalizzati escludendo l’impatto delle plusvalenze e dell’adozione dei criteri contabili IFRS 9. E in questo caso risultano tutti positivi, con i ricavi adjusted a 2,569 miliardi (+3,5%), il risultato operativo a 351 milioni (+6%) e l’utile netto che salirebbe invece a 231 milioni dai 220 milioni del dato adjusted del primo trimestre 2018 (+5,3%).

“I risultati del primo trimestre – ha commentato l’amministratore delegato di Poste Italiane Matteo Del Fante – evidenziano i progressi realizzati con il piano Deliver 2022, caratterizzati dalla crescita dei ricavi ricorrenti sostenibili, da un’attenta disciplina sul versante dei costi e da una costante riduzione della dipendenza di Poste Italiane da partite non ricorrenti quali le plusvalenze. Nel corso del 2019 continueremo ad accelerare nel nostro percorso di trasformazione industriale per cogliere future opportunità di crescita. Il nuovo e moderno centro di smistamento pacchi di Bologna raggiungerà una capacità operativa di 250.000 colli al giorno; nel frattempo, stiamo continuando ad ampliare la rete di punti di consegna alternativi per i nostri clienti”.

“Il Joint Delivery Model – ha aggiunto Del Fante – copre attualmente il 64% dei centri di consegna e procediamo in linea con l’obiettivo di una copertura totale entro la fine dell’anno. Gli sforzi realizzati per massimizzare il potenziale della nostra capillare rete distributiva hanno prodotto, nel primo trimestre, un miglioramento della raccolta netta su tutti i prodotti finanziari, con contributi positivi dal ramo Vita e dal Danni nel settore assicurativo, nonché dalle attività dei pagamenti e della telefonia mobile. La trasformazione della nostra forza lavoro è proseguita con nuove assunzioni nelle aree strategiche, come il recapito nell’ultimo miglio e il customer relationship management, e di specialisti digitali per realizzare il piano Deliver 2022”.

I conti non hanno comunque entusiasmato gli investitori: sin dall’apertura della Borsa, il titolo Poste è subito tra i peggiori del Ftse Mib, perdendo intorno alle 10,40 circa il 2,5%, a circa 9,17 euro per azione.

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