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Poste, primo trimestre sopra le attese

Poste Italiane ha chiuso il primo quarto dell’anno con un utile netto superiore al consenso per un ammontare di 367 milioni di euro, ossia il 18% in più rispetto al primo trimestre 2015.

Poste, primo trimestre sopra le attese

Primo trimestre positivo per Poste Italiane, che ha chiuso il primo quarto dell’anno con un utile netto superiore al consenso per un ammontare di 367 milioni di euro, ossia il 18% in più rispetto al primo trimestre 2015. Buona anche la performance dei ricavi trimestrali che sono saliti del 14,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, registrando un totale di 9,759 miliardi. In rialzo anche il reddito operativo che è risultato in aumento a 562 milioni dai 484 milioni di un anno fa, pari ad un balzo del +16,1%.

Cresce anche la massa gestita che in un anno ha registrato un +2,2% per un ammontare complessivo di 486,46 miliardi contro i 475,939 miliardi del primo trimestre 2015. In forte diminuzione invece la posizione finanziaria netta che in un anno è scesa del 61,6% a quota 118 milioni contro i 307 milioni del primo quarto 2015.

L’amministratore delegato di Poste, Francesco Caio, in una nota di accompagnamento al comunicato dei conti trimestrali commenta la buona performance dell’azienda e conferma il payout ratio per i dividendi all’80%: “La generazione di cassa – ha detto Caio -, pari a 248 milioni, e la posizione finanziaria netta industriale, positiva per 118 milioni, confermano la capacità del Gruppo di sostenere il suo piano di investimenti, una politica di dividendi pari all’80% del suo utile netto e a valutare opportunità di sviluppo strategico. Nello specifico, nel primo trimestre sono stati realizzati investimenti per 62 milioni, in crescita del 5% rispetto all’anno precedente, relativi principalmente allo sviluppo dell’Information technology e delle piattaforme digitali”.

Oggi a Piazza Affari il titolo è in territorio leggermente negativo, in una giornata da profondo rosso per la Borsa milanese: a fine mattinata Poste perde lo 0,2% a 6,72 euro per azione.

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