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Pogba è l’affare del secolo: dalla Juve a Mourinho per 133 milioni

Il passaggio del fuoriclasse francese al Manchester United di Mourinho sarà perfezionato nel weekend – Matuidi o Witsel i suoi probabili sostituti nella Juve che si prepara a cedere anche Zaza e Pereyra – Nell’Inter sempre in bilico le posizioni di Mancini e Icardi ma è in arrivo Candreva – Tutto fermo al Milan – Diawara verso il Napoli

Pogba è l’affare del secolo: dalla Juve a Mourinho per 133 milioni

Un weekend per limare i dettagli, poi Paul Pogba diventerà un nuovo giocatore del Manchester United. L’accordo con la Juventus infatti è stato definitivamente perfezionato: 133 milioni complessivi, di cui 110 ai bianconeri e gli altri al giocatore. Un affare incredibile che consentirà allaSignora una plusvalenza record di 106 milioni, un mega ingaggio a Pogba (12 netti per 5 anni) e una provvigione di tutto rispetto per Mino Raiola, pronto a incassare un bell’assegno dal nuovo club di Josè Mourinho.

Una volta formalizzato il tutto la Juventus si tufferà nell’ultimo compito dell’estate: l’acquisto di un centrocampista di prestigio, uno in grado, seppur con caratteristiche diverse, di cancellare al più presto il ricordo del francese. I nomi che si fanno sono tanti e tutti di altissimo lignaggio, a dimostrazione che Marotta e Paratici non vogliono certo rovinarsi il voto proprio a un passo dal traguardo.

Si va dai “sogni” Rakitic e Matic (molto caro il primo, incedibile il secondo) ai più concreti Matuidi, Sissoko e Witsel, quest’ultimo gradito ad Allegri vista la grande duttilità tattica. Staremo a vedere, di certo la Juve non ha fretta e sceglierà con calma l’ultimo tassello della sua rosa. Anche perché, nel frattempo, bisognerà cedere qualcuno, se non altro per un fattore numerico.

I maggiori indiziati a fare le valige sono Zaza e Pereyra, entrambi desiderosi di lasciare Torino per trovare maggior spazio altrove. Sull’attaccante si erano mossi concretamente Wolfsburg e West Ham ma lui vuole solo la Serie A (Roma e Milan le destinazioni preferite), il centrocampista invece era stato richiesto dal Napoli ma la vicenda Higuain rende quasi impensabile una trattativa tra i due club.

Ore bollenti anche in casa Inter, dove restano in bilico le posizioni di Roberto Mancini e Mauro Icardi. Il tecnico ha avuto un incontro positivo con Steven Zhang, figlio 25enne del boss di Suning Jindong, la fumata bianca però è ancora lontana e tutt’altro che scontata. Sul tavolo restano diverse questioni da dirimere: personali (il contratto è in scadenza) e collettive (strategia di mercato e obiettivi stagionali). Nelle prossime ore sapremo se le parti riusciranno a trovare un punto d’incontro, intanto l’Inter è alle prese anche col caso Icardi, sempre più separato incasa.

La dichiarazione d’incedibilità (poi parzialmente smentita da Thohir) infatti non ha placato Wanda Nara, decisa a ottenere un significativo aumento di stipendio per suo marito-assistito. I nerazzurri si sono detti disponibili a parlarne solo a mercato chiuso, la procuratrice però, forte della mega offerta del Napoli, non ha nessuna intenzione di rimandare la questione e promette battaglia. La stessa che Lotito ha tenuto viva fino alla fine per Candreva, tanto da ottenere (al netto dei bonus)i 25 milioni chiesti per l’esterno tanto gradito a Mancini: l’affare è in dirittura d’arrivo e dovrebbe concludersi al più presto.

Manovre in corso anche a Napoli, dove si lavora freneticamente per dare a Sarri i rinforzi promessi. Dopo Milik e in attesa di capire cosa succederà sul fronte Icardi, De Laurentiis e Giuntoli sono a caccia di acquisti a centrocampo: sfumato Tolisso (l’accordo col Lione era stato raggiunto ma lui ha rifiutato) è invece vicinissimo Diawara (17 milioni al Bologna) e continua a piacere Herrera (il Porto però non fa sconti).

Tutto fermo invece in casa Milan dove i problemi, grossomodo, sono sempre gli stessi. La fase di stallo con i cinesi prosegue e anche la recente chiacchierata tra Berlusconi e alcuni ultras rossoneri (andati ad Arcore per contestare) non ha aiutato a dissipare i dubbi. In tutto ciò Montella incrocia le dita e spera: altrimenti, in assenza di rinforzi, la sua missione di riportare in alto il Milan diventerà quasi impossibile

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