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Pirelli trascina al rialzo la Borsa ma crolla l’editoria

Il boom dell’utile dà sprint al titolo Pirelli che, insieme a Saipem, Ubi e Azimut, spinge al rialzo (+0,31%) il listino di Piazza Affari – Crollano invece i titoli dell’editoria (-4% Cairo e -3,4% Mondadori), oltre a UnipolSai e a Banca Mediolanum.

Pirelli trascina al rialzo la Borsa ma crolla l’editoria

Seduta poco mossa per i mercati europei, che chiudono contrastati, mentre il dollaro è in rialzo e Wall Street viaggia in ribasso. A dettare una certa cautela è anche il clima internazionale, con la situazione esplosiva di Gaza e le tensioni con l’Iran. Piazza Affari è la migliore, +0,3%, (24.350 punti), sostenuta anche oggi da Pirelli, +4,34%, in scia a una trimestrale superiore alle attese.

Nell’Eurozona è piatta Francoforte, Madrid cede lo 0,5%, Parigi guadagna lo 0,23%. Tra i dati macro si segnalano una prima lettura del Pil e lo Zew tedesco in linea con le previsioni, mentre la produzione industriale di marzo risulta sotto le attese.

Londra +0,13%, nonostante il tonfo di Vodafone, -4,26%, a seguito delle dimissioni a sorpresa di Vittorio Colao, che a ottobre lascerà la poltrona di Ceo dopo 10 anni. Giornata difficile anche per un altro big delle telecomunicazioni, Iliad, che sul Cac 40 crolla quasi del 20%, a seguito della pubblicazione di risultati inferiori al consensus.

Wall Street interrompe oggi la scia positiva, penalizzata dal balzo dei rendimenti dei Treasury, a causa del dato sulle vendite al dettaglio Usa che mostrano un aumento dell’inflazione. Il decennale oltrepassa di nuovo la soglia psicologica del 3% e la risalita dei rendimenti obbligazionari sostiene il dollaro. L’euro cede lo 0,52%, il cross scivola a 1,186.

Petrolio a due velocità: il Brent, dopo una mattina calo, inverte la rotta e sale dello 0,65%, portandosi a 78,74 dollari al barile; Wti -0,28%, 70,76 dollari. La seduta è in rosso per l’oro: 35,07 euro al grammo (-0,97).

Salgono i rendimenti dei governativi anche della zona euro. Il decennale italiano si porta all’1,95%, mentre lo spread con il Bund è stabile a 130.80 punti base. Bankitalia riferisce che il debito pubblico italiano, in marzo, ha toccato la nuova cifra record di 2302,3 miliardi.

Non ne risentono i titoli di Piazza Affari. I migliori di oggi, con Pirelli, sono Saipem +2,44%; Ubi Banca +1,71%; Azimut, +1,28% che rimbalza dopo le recenti perdite; Exor+1,18%. Poco mossa Stm, +0,2%, nel giorno dell’Investor day a Londra.

Il titolo peggiore del Ftse Mib è Unipolsai -1,92%. Debutta con il segno meno Banca Mediolanum, -1,68%, tornata oggi sul listino principale al posto di Ynap, dopo la conclusione dell’Opa della svizzera Richemont sul gruppo online. Mediobanca -0,72%; Brembo-0,66%%; Ferrari -0,57%.

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