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Piazza Affari tenta il rimbalzo ma poi ripiega, spread in rialzo

Il differenziale con il Bund sale a 170 punti base dai 165 di ieri. A Milano bene Cnh (+3,3% contro -2,9% di ieri) e Wdf (+2,2%). Poco mosse Fca, Exor e Luxottica

Avvio positivo, ma di breve durata, per Piazza Affari e per le altre borse europee che tentano il rimbalzo dopo il tonfo di ieri. Dopo un primo modesto rialzo, l’indice Ftse Mib ripiega ora a -0,68%.

Alle 9,20  l’indice Ftse Mib guadagnava lo 0,9% circa, come il Ftse All Share e come l’indice benchmark delle borse europee FTSEurofirst.

Balza Cnh con un progresso del 3,3% (ieri -2,9%), rimbalza World Duty Free con +2,2% (ieri -5,6%).

Salgono in generale i titoli bancari, affossati ieri dalle vendite sui timori legati alla crescita globale e dalle incertezze per la situazione politica in Grecia, che oggi paiono un po’ rientrate.

In recupero anche il settore oil, ieri sotto forte pressione. Saipem guadagna il 2%.

Poco mosse Fca e la controllante Exor, così come Luxottica, che ieri aveva arginato le perdite dopo il pesante selloff dei giorni precedenti.

Partenza in calo per l’obbligazionario italiano che si è lasciato alle spalle una seduta di pesante correzione caratterizzata da una pronunciata flessione anche per l’azionario europeo e Usa e, in generale, per i mercati obbligazionari periferici.

Pochi minuti dopo le 9,40 il differenziale di rendimento tra Btp e Bund sul tratto a 10 anni si attesta a 170,2 punti base,  in rialzo rispetto alla chiusura di ieri (165). Nell’ultima seduta lo spread ha raggiunto i 173 punti base, al massimo da due mesi, con un allargamento che ha superato i 20 punti base.

Parallelamente il tasso del decennale italiano parte al 2,437% dal 2,406% dal finale di seduta di ieri, dopo aver raggiunto il massimo intraday al 2,45%.

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