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Pernigotti, Witor’s (21 Invest) apre la trattativa per rilanciare produzione e diffusione all’estero

Lo storico marchio simbolo del cioccolato potrebbe restare italiano dopo che era passato in mani turche. Strada in salita, ma praticabile

Pernigotti, Witor’s (21 Invest) apre la trattativa per rilanciare produzione e diffusione all’estero

Pernigotti, uno dei marchi simbolo del cioccolato italiano potrebbe ripartire grazie all’intervento della Witor’s, la cui maggioranza dalla scorsa estate è in mano a 21 Invest di Alessandro Benetton.
“La strada è in salita e ci sono ancora molti nodi da sciogliere, ma potremmo essere arrivati a una svolta” ha detto a Firstonline una fonte vicina all’operazione.
Witor’s possiede due stabilimenti (a Corte de’ Frati  in provincia di Cremona e a Gorizia) molto avanzati tecnologicamente, 220 addetti, circa 80 milioni di ricavi e una presenza in oltre 70 paesi. “L’azienda ha ampi margini di capacità produttiva” dicono altre fonti. “Il connubio con Pernigotti sarebbe una perfetta joint”.
Titolari della Pernigotti dal 2013 sono i turchi della Toksoz a cui Witor’s ha inoltrato una lettera d’intenti aprendo di fatto la trattativa. Inoltre il prossimo 30 marzo il Mise aprirà un tavolo dedicato, tra proprietà e sindacati.

Molti i nodi da scioglere, tra cui il destino di Novi Ligure

Witor’s, che produce cioccolato ad ampio spettro, dalle uova ai boeri, “avrebbe le capacità per prendersi il business e di rilanciarlo anche all’estero”, ma bisogna vedere a che prezzo potrebbe giocarsi la trattativa e capire che cosa si può fare per lo storico stabilimento Pernigiotti di Novi Ligure, in provincia di Alessandria, con 70-80 dipendenti in cassa integrazione fino al fine giugno.
Negli anni, Novi Ligure ha sofferto per la mancanza di investimenti su automazione e ammodernamento diventando di fatto obsoleto, tanto che nel 2018 la proprietà aveva deciso di di chiudere lo stabilimento italiano. Intervenuti sindacati e governo si era giunti alla cessione del ramo-gelati a Optima e all’impegno della proprietà a investire fino a 3 milioni di euro per ammodernare le linee produttive nella fabbrica di cioccolato di Novi Ligure. Tuttavia ora la fabbrica di cioccolato è quasi ferma e non si è fatta produziione né per lo scorso Natale, né per questa prossima Pasqua, con il timore di sindacati e i lavoratori che la produzione venga spostata in Turchia.

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