Una patrimoniale targata Ue? A proporla, incurante del dibattito, delle discussioni e delle divisioni che l’argomento da sempre suscita, è l’europarlamentare tedesco di origine italiana Fabio De Masi. E la Ue, al momento, non prende posizione: non boccia l’idea con un “no” secco, ma lavora all’ipotesi che resta di improbabile realizzazione.
Il dibattito sulla patrimoniale non è più un tabù
Nella sua interrogazione, l’europarlamentare solleva il problema dell’istituzione di un’imposta minima a livello Ue sulle persone con un elevato patrimonio netto. Appunto, una patrimoniale. Va detto che il parlamentare in questione è un “non iscritto”, un indipendente, non fa parte di alcun gruppo parlamentare, un po’ come da noi i membri del “gruppo misto”. Dunque, la sua iniziativa, al momento, è isolata e non è corroborata dall’appoggio di alcun gruppo parlamentare.
E tuttavia, la questione della patrimoniale non è un argomento tabù. Il commissario Wopke Hoekstra, olandese, responsabile per il Clima e la Crescita Pulita, rispondendo all’interrogazione, ricorda che “a dicembre 2024 la Commissione ha avviato uno studio sulle imposte legate al patrimonio”, e che “tale studio dovrebbe concludersi entro la fine del 2025“. Scopo dello studio è “fornire ulteriori informazioni sul contesto generale e sull’efficacia delle imposte legate al patrimonio a carico delle persone con un elevato patrimonio netto, sia nei Paesi della Ue che in quelli extra-Ue”, puntualizza Hoekstra. Perché – spiega – “la Commissione ritiene che per affrontare la questione dell’imposizione fiscale effettiva sulle persone con un elevato patrimonio netto sia necessaria una migliore comprensione dell’argomento”.
La proposta dell’Osservatorio Fiscale Europeo
La questione è comunque ormai all’attenzione generale. L’Osservatorio Fiscale Europeo – laboratorio di ricerca indipendente con sede presso l’École d’économie de Paris, creato su iniziativa della Commissione Europea e sotto l’egida del Parlamento Europeo – nel documento “Resources for a Safe and Resilient Europe: The Case for Minimum Taxation of Ultra-High-Net-Worth Individuals in the Eu”, elaborato lo scorso marzo, ha suggerito l’introduzione di una patrimoniale a livello europeo. Secondo le stime dell’Osservatorio, un’imposta del 2% sui 499 cittadini più ricchi d’Europa potrebbe generare entrate fino a 42 miliardi di euro all’anno.
I limiti della Commissione Ue
Va comunque detto che la Commissione Ue non può né imporre né riscuotere un’eventuale patrimoniale: l’imposizione e la riscossione delle tasse sono e restano una competenza esclusiva degli Stati membri. La Commissione non può sostituirsi ai governi nazionali laddove i trattati sul funzionamento dell’Unione non le conferiscano poteri, o in assenza di un chiaro mandato da parte degli Stati membri.