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Olimpiadi 2026, per gli alberghi sarà “un’Expo al quadrato”

L’evento olimpico di Milano-Cortina, secondo il presidente di Scenari Immobiliari Mario Breglia, porterà investimenti nel mercato immobiliare alberghiero milanese “per oltre 13 miliardi nei prossimi 10 anni”.

Olimpiadi 2026, per gli alberghi sarà “un’Expo al quadrato”

“Il mercato immobiliare alberghiero milanese sta vivendo una fase di grande sviluppo e le prospettive, anche in virtù della decisione di assegnare al capoluogo meneghino le Olimpiadi invernali del 2026, sono positive. Ad oggi prevediamo investimenti per oltre 13 miliardi di euro nei prossimi dieci anni e questo numero è destinato a crescere in vista del momento olimpico”. A fornire il dato è Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari, aprendo l’Hospitality Forum 2019, organizzato a Milano da Scenari Immobiliari in collaborazione con Castello Sgr. “Grazie alle prossime Olimpiadi di Milano Cortina 2026 – ha aggiunto Breglia – si possono stimare ulteriori 400 milioni di investimenti immobiliari diretti legati ai giochi, dal villaggio olimpico alle altre strutture da realizzare, oltre a un incremento dell’offerta alberghiera, sulla base di quanto accaduto nelle altre località dove ci sono stati giochi, di circa il dieci per cento, per un totale di tremila stanze e un investimento non inferiore al miliardo di euro”.

Insomma, l’onda positiva che ha ribaltato l’immagine e l’economia del capoluogo lombardo è destinata a ripetersi, in proporzioni forse ancora maggiori: “Se l’effetto Expo ha portato a triplicare le presenze estere negli ultimi tre anni, si può ipotizzare un aumento di almeno il 50% nei prossimi cinque anni, per un totale di almeno dieci miliardi di euro, che si concentreranno nei settori degli uffici e commerciale. I Giochi saranno un’Expo al quadrato. Ma l’impatto ovviamente non sarà solo su Milano ma sull’intero Paese, se sarà in grado di vincere questa sfida di efficienza e qualità”. Già nel 2018 intanto il mercato immobiliare alberghiero italiano ha registrato un andamento positivo: il fatturato è arrivato a quota tre miliardi di euro di immobili scambiati con contratti di vendita o locazione, con un incremento di nove punti percentuali rispetto all’anno precedente. E’ aumentata la propensione per l’investimento nel settore da parte di investitori istituzionali, sempre più propensi a includere nei propri portafogli l’asset class alberghiero oppure ad aumentarne la quota. Le previsioni per il 2019 sono di un ulteriore aumento del fatturato che raggiungerà un ammontare complessivo di 3,4 miliardi di euro.

Le tendenze più significative della ricettività sono state evidenziate dai dati di Scenari Immobiliari ripercorrendo i più rappresentativi interventi, in termini di aperture, cambi di gestione e ristrutturazioni, avvenute negli ultimi dodici mesi. Prendendo in considerazione 28 iniziative, completate tra luglio 2018 e giugno 2019 per un totale di 2.186 camere, con una quota maggioritaria di nuove aperture (20 in totale), emerge un mercato ancora dinamico, sebbene con livelli leggermente inferiori rispetto all’anno precedente (solo nel primo semestre del 2018 le aperture erano 24), orientato principalmente su prodotti innovativi e verso il segmento lusso.

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