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Multe: se non paghi dal 1° luglio scatta il prelievo sul conto corrente

A partire dal 1° luglio il Fisco avrà la possibilità di pignorare i conti correnti e prelevare da essi l’importo di eventuali multe non pagate – Lo stesso si potrà fare per le cartelle non saldate, i bolli auto, i contributi e le tasse – Ecco tutto ciò che c’è da sapere sulle novità in arrivo.

Multe: se non paghi dal 1° luglio scatta il prelievo sul conto corrente

Una piccola rivoluzione fiscale, passata in sordina, sta per arrivare. Dal primo luglio, per ogni multa non pagata, il Fisco potrà pignorare il conto corrente del contribuente multato e prelevare direttamente dal conto l’importo da versare.

Una novità importante per la quale non ci sarà bisogno nemmeno dell’ok di un giudice e che consentirà all’amministrazione finanziaria di mettere le mani nei conti correnti di tutti. Un cambiamento che non piace alle associazioni dei consumatori, già sul piede di guerra ancora prima dell’entrata in vigore della nuova normativa. Le stesse regole varranno anche per le cartelle non pagate, per i bolli auto, per i contributi Inps e per le tasse da versare.

A far scattare la nuova disciplina è stata la soppressione di Equitalia che proprio a decorrere dal 1°luglio, confluirà nell’Agenzia delle Entrate che si occuperà dunque anche della riscossione dei crediti. Sarà proprio questo nuovo assetto a consentire ad Equitalia di accedere alle banche dati del Fisco, controllare gli importi dei conti correnti di ogni contribuente e pignorarli.

Il prelievo non sarà però automatico. In prima battuta ogni contribuente multato, che non ha pagato quanto dovuto, riceverà avvisi e solleciti di pagamento. A questo punto ci saranno 60 giorni per saldare il proprio debito pagando l’intero importo o pagando a rate. Ovviamente si potrà anche presentare ricorso. Trascorsi i 60 giorni disponibili, scatterà il recupero coattivo.

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