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Mps, stop a cessione Biverbanca: no delle Fondazioni su quota Bankitalia

Le Fondazioni delle Casse di Risparmio di Biella e Vercelli hanno bocciato il progetto di scissione della quota di Bankitalia nel portafoglio di Biverbanca (2,1%) – Montepaschi dovrà trovare una nuova intesa con gli altri due azionisti prima di poter cedere la propria partecipazione, pari al 60,42% – Intanto il titolo dell’istituto senese brilla in Borsa.

Mps, stop a cessione Biverbanca: no delle Fondazioni su quota Bankitalia

Dura battuta d’arresto per Mps, che incontra uno stop nella cessione del 60,42% di Biverbanca alla Cassa di Risparmio di Asti. A mettersi di traverso sono state le Fondazioni delle due casse di risparmio dalla cui fusione è nato l’istituto (Biella e Vercelli), che non hanno approvato il progetto di scissione della quota di Bankitalia nel portafoglio di Biverbanca. L’operazione è un presupposto fondamentale per consentire la vendita della quota di Montepaschi.

La notizia è stata diffusa dallo stesso istituto senese, che in una nota ha sottolineato come “siano già allo studio modalità alternative allo scopo di finalizzare la cessione della suddetta partecipazione”.

Biverbanca ha in tasca una quota del 2,1% di Bankitalia. L’accordo prevedeva di scindere questa partecipazione ripartendola tra gli attuali azionisti di Biver, cioè le Fondazioni e Mps. Prima di poter chiudere la partita, quindi, Montepaschi dovrà trovare una nuova intesa con le Fondazioni.

Intanto però il titolo di Mps brilla a Piazza Affari, dove in apertura è stato sospeso in asta di volatilità con un balzo teorico del 7,3% circa, a 0,28 euro. Subito dopo le azioni sono riuscite a fare prezzo, registrando un rialzo di cinque punti, a 0,277 euro, nettamente in testa al Ftse Mib. Secondo un trader citato da Reuters, non ci sarebbero ragioni particolari alla base del rialzo: “C’è un adeguamento ai valori di mercato per quei titoli, come Mps, rimasti più indietro”.

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