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Mps, più risorse da Atlante per gli Npl

Dopo l’intervento di Intesa e il nuovo piano sulle banche venete, Atlante 2 non dovrà più erogare i 450 milioni precedentemente pattuiti – Soldi che adesso potranno andare a Monte dei Paschi, contribuendo a ridurre l’ammontare di Npl presenti nel bilancio dell’istituto senese.

La distanza che separa Vicenza e Montebelluna da Siena diventa di giorno in giorno più breve. Quelli sulle banche venete e su Mps sono i due dossier più incandescenti dell’estate che il Governo vuole chiudere il più in fretta possibile allo scopo di limitare al minimo le perdite economiche e soprattutto politiche del caos bancario nostrano.

I destini dei tre istituti sembrano ormai legati da un doppio filo invisibile, in un gioco di pesi e contrappesi sempre più delicato. Non solo, perché stavolta la liquidazione coatta di Veneto Banca e della Popolare di Vicenza potrebbe contribuire anche a salvare Monte dei Paschi. Il motivo è presto detto: i due istituti veneti avevano sottoscritto con Atlante 2, il fondo alternativo mobiliare che a differenza di Atlante può investire unicamente in crediti deteriorati e strumenti collegati ad operazioni in Npl, relativo alla cartolarizzazione dei non performing loans in base al quale il fondo avrebbe dovuto erogare circa 450 milioni di euro.

L’intervento di Intesa Sanpaolo e il repentino capovolgimento di fronte riguardante il dossier veneto ha rimescolato le carte in tavola, facendo venire meno anche la necessità di un impegno da parte di Atlante 2 che adesso dunque potrebbe avere 450 milioni di euro in più da destinare a Siena, aiutando la banca toscana a liberarsi dai crediti deteriorati che continua ad avere in pancia. Un finanziamento provvidenziale dopo il passo indietro dei due fondi Frotress ed Elliot che si erano resi disponibili a coprire 1,6 miliardi di euro.

Parlando in parole povere: i soldi che fino a ieri dovevano andare in Veneto adesso potrebbero cambiare percorso ed arrivare in Toscana per direttissima. Mercoledì scadrà l’esclusiva che Monte dei Paschi ha dato al fondo per la cartolarizzazione dei 27 miliardi di euro in bilancio e Atlante potrebbe dunque firmare l’accordo con Siena prima la banca sottoponga all’Ue il piano industriale che porterà al suo salvataggio.

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