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Mps: l’utile cala a 28 milioni, giù anche i ricavi

Sull’utile pesano componenti non ricorrenti per 92 milioni, Cet1 al 13,3%, volumi di raccolta stabili a 192 miliardi – In calo l’esposizione agli Npl

Mps: l’utile cala a 28 milioni, giù anche i ricavi

Monte dei Paschi chiude il primo trimestre del 2019 con un utile netto consolidato pari a 28 milioni di euro, in forte ribasso rispetto ai 188 milioni registrati nello stesso periodo dell’anno precedente. Sul risultato, spiega la banca, pesano componenti negative non operative e non ricorrenti per 92 milioni di euro tra cui 61 milioni di euro per contributi ai fondi di sistema. Il dato è sotto le attese degli analisti, che si aspettavano utili per 41 milioni di euro.

In ribasso dell’8,5% i ricavi, pari a 802,5 milioni di euro, mentre il margine di interesse è sceso del 3% a 408,9 milioni e le commissioni nette a 358,8 milioni (-11,7% rispetto allo stesso periodo del 2018, stabili se confrontati al trimestre precedente). Sostanzialmente invariati, su base annua, gli oneri operativi, pari a 569 milioni di euro.

Il risultato operativo lordo passa dai 304 milioni del primo trimestre 2018 ai 233 milioni dei primi tre mesi del 2019, mentre il risultato operativo netto è positivo per 69 milioni. Le rettifiche nette ammontano a 164 milioni (+26 milioni).

Sul fronte patrimoniale al 31 marzo 2019 i volumi di raccolta complessiva del gruppo sono risultati pari a 192,3 miliardi di euro, sostanzialmente stabili rispetto al 31 marzo 2018 e in crescita di 5,4 miliardi di euro rispetto al 31 dicembre 2018, sia sulla raccolta indiretta che sulla componente della raccolta diretta. Nel dettaglio I volumi di raccolta diretta si attestano a 92,7 miliardi di euro, in calo di 5,2 miliardi di euro rispetto ai valori di fine marzo 2018, mentre quelli della raccolta indiretta salgono a 99,6 miliardi.

Il Cet1 transitional, che a fine 2018 era pari al 13,7%, scende al 13,3%, mentre il Total Capital Ratio è al 14,7%.

I crediti deteriorati in rapporto ai crediti totali alla clientela scendono alla fine del trimestre all’8,4% dal 9% del primo trimestre dello scorso anno anche se, sottolinea Mps, i dati non sono perfettamente comparabili perché non sono stati rideterminati su base omogenea i dati per la prima applicazione del principio contabile Ifrs16. L’esposizione dei crediti deteriorati lordi del gruppo al 31 marzo 2019 è risultata pari a 16,2 miliardi di euro mentre quella netta si è attestata a 7,6 miliardi di euro.

Da segnalare che il cda di Mps ha nominato due vice direttori generali: Giampiero Bergamini, che continua a mantenere il ruolo di chief commercial officer e Andrea Rovellini, oltre a mantenere la carica di chief financial officer, assume la qualifica di vice direttore generale vicario della banca.

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