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Mps: aumento di capitale a 1,17 euro per azione

Previsto uno sconto pari a circa il 38,9% – L’operazione partirà il 25 maggio e il suo valore arriverà a sfiorare i 3 miliardi di euro, di cui circa uno sarà impiegato per rimborsare i Monti bond.

Mps: aumento di capitale a 1,17 euro per azione

Mps offre in opzione ai suoi azionisti 10 nuovi titoli per ogni azione posseduta e il prezzo di sottoscrizione è pari a 1,17 euro per azione, con uno sconto pari a circa il 38,9% rispetto al prezzo teorico ex diritto calcolato sulla base del prezzo ufficiale di chiusura di Borsa di ieri. Lo ha deciso ieri il Consiglio d’amministrazione della Banca, che ha stabilito i termini dell’imminente aumento di capitale da tre miliardi di euro (per la precisione 2.993.160.608,10). 

L’operazione partirà il 25 maggio e Mps utilizzerà 1,071 miliardi del ricavato per rimborsare la quota residua dei Monti bond, il prestito pubblico che nel 2012 evitò il fallimento del Monte.  

L’istituto emetterà un massimo di 2.558.256.930 nuove azioni ordinarie, “senza indicazione del valore nominale, aventi le stesse caratteristiche delle azioni BMPS in circolazione, incluso il godimento regolare, da offrire in opzione ai soggetti titolari di azioni BMPS al prezzo di sottoscrizione pari a Euro 1,17 per ciascuna nuova azione BMPS, da imputarsi interamente a capitale, nel rapporto di 10 (dieci) azioni di nuova emissione BMPS per ciascuna azione BMPS posseduta”, si legge nella nota della Banca.

I diritti di opzione validi per la sottoscrizione di azioni BMPS di nuova emissione “saranno esercitabili a pena di decadenza dal 25 maggio 2015 al 12 giugno 2015, estremi inclusi – prosegue il testo -. I diritti di opzione saranno inoltre negoziabili in Borsa dal 25 maggio 2015 al 8 giugno 2015, estremi inclusi”. Il Prospetto relativo all’Offerta sarà reso disponibile nei modi e nei termini di legge presso la sede legale di BMPS in Siena, Piazza Salimbeni n. 3 nonché sul sito internet della Banca, www.mps.it.

Axa, forte del 3,7% del capitale, ha confermato la volontà di partecipare all’aumento. Davide Serra di Algebris ha invece chiarito che non sottoscriverà l’eventuale inoptato.

Ieri la Consob aveva dato il via libera al prospetto dell’aumento. La settimana scorsa anche la Banca centrale europea aveva approvato la ricapitaliazzazione del Monte. L’Eurotower aveva però precisato che l’operazione, da sola, “non risolve i problemi strutturali della Banca” e che rimangono da mettere in pratica altri due punti del Capital plan redatto a novembre: la riduzione dei crediti deteriorati e la fusione con un partner. 

Mps ha anche sottoscritto un contratto di garanzia relativo all’aumento. Ubs agirà in qualità di Global Coordinator e Joint Bookrunner, mentre Citigroup Global Markets, Goldman Sachs International e Mediobanca agiranno in qualità di Co-Global Coordinator e Joint Bookrunner. Barclays, Commerzbank, Deutsche Bank, London Branch, Merrill Lynch International e Société Générale agiranno in qualità di Joint Bookrunner. 

Inoltre, nell’ambito del consorzio di garanzia Banca Imi, Banco Santander, Credit Suisse Securities (Europe) e Unicredit Bank AG, Milan Branch svolgeranno il ruolo di Co-Bookrunner e Banca Akros, Banca Profilo, Banca Popolare di Vicenza, Bbva, Equita Sim, Ing Bank, Jefferies International e Stifel Nicolaus Europe (che opera come Keefe, Bruyette & Woods) svolgeranno il ruolo di Co-Lead Manager (congiuntamente con il Global Coordinator, i Co-Global Coordinator, i Joint Bookrunner e i Co-Bookrunner, i Garanti).

I garanti si sono impegnati ad assicurare la sottoscrizione delle azioni ordinarie eventualmente rimaste non esercitate all’esito dell’offerta in Borsa dei diritti inoptati, fino ad un ammontare pari a 3 miliardi di euro. Inoltre, il Gruppo AXA e le Mutuelles AXA si sono impegnati “irrevocabilmente” a sottoscrivere le azioni agli stessi spettanti, quali detentori di 9.515.292 azioni Mps, rivenienti dall’aumento di capitale in opzione.

Ieri il titolo in Borsa di Monte dei Paschi ha perso il 3%, a 9,38 euro.

AGGIORNAMENTO ORE 10.05

Questa mattina le azioni Mps sono sulle montagne russe: dopo aver aperto la seduta di Borsa con una flessione del 4,96%, che aveva portato alla sospensione momentanea delle negoziazioni, il titolo è tornato in contrattazione ed ha iniziato a recuperare fino a segnare +5%. A quel punto, è scattata nuovamente la sospensione in asta di volatilità. 

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