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Mps: a giugno entra lo Stato

L’accordo fra i vertici della Banca, la Commissione europea e la Bce dovrebbe arrivare entro la fine di aprile – Dopo l’ingresso dello Stato si passerà all’aumento di capitale e alla cessione degli Npl

L’ingresso dello Stato nel capitale del Monte dei Paschi di Siena dovrebbe avvenire a fine maggio o, più probabilmente, a inizio giugno. Sarà questa una tappa fondamentale nella road map per il salvataggio dell’istituto su cui è in corso la trattativa fra i vertici di Mps, la Commissione europea e la Bce. Lo scrive oggi Il Sole 24 ore, sottolineando che l’accordo dovrebbe arrivare entro fine aprile. Ieri, intanto, il consiglio di amministrazione della Banca senese si è riunito per discutere dei prossimi adempimenti assembleari. 

Per varare gli aiuti pubblici basterà una legge e non servirà una nuova assemblea, di conseguenza si prevede che per la metà di giugno il nuovo assetto azionario possa prendere forma, con gli attuali soci marginalizzati intorno al 3% del capitale, lo Stato ben oltre il 70% e il resto ai bondholder. I passi successivi prevedono un aumento di capitale da 8,8 miliardi di euro e la cessione dei Non performing loans (Npl).

Su quest’ultimo fronte, rimane da chiarire a quanto ammonteranno le perdite che la Banca dovrà sopportare a causa della svalutazione dei crediti deteriorati in vendita, anche se – a meno di sorprese – gli oltre sei miliardi di patrimonio netto dovrebbero rivelarsi sufficienti a coprire l’ammanco, per cui non saranno utilizzabili le risorse dello Stato.

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