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Milan: la RedBird di Gerry Cardinale compra da Elliott la maggioranza del club, valutato 1,3 miliardi

Terzo passaggio di proprietà in 5 anni – Ora Cardinale ha 3 questioni da risolvere: Maldini, Leao e stadio – Elliott, per ora, rimane nel capitale con una quota di minoranza

Milan: la RedBird di Gerry Cardinale compra da Elliott la maggioranza del club, valutato 1,3 miliardi

Il Milan, fresco di scudetto, passa di mano ancora una volta. Martedì Gerry Cardinale, ex banchiere di Goldman Sachs e ora numero uno della società d’investimento RedBird Capital Partners, ha firmato il contratto per acquisire dal fondo Elliott la quota di maggioranza del club rossonero, valutato in tutto 1,3 miliardi di euro.

Milan: è il terzo passaggio di proprietà in cinque anni

Si conclude così, a pochi giorni dal successo in Campionato, la proprietà milanista targata Elliot, iniziata nel luglio 2018, quando il fondo aveva rilevato la squadra per l’inadempienza di Li Yonghong, che a sua volta era subentrato a Fininvest nel 2017. In tutto, fanno tre cambi di proprietà in cinque anni.

L’ultimo passaggio, però, non implica un nuovo cambio di passaporto per il Milan, che rimane a stelle e strisce, essendo RedBird statunitense come Elliott.

Gli altri investimenti sportivi di RedBird Capital Partners

Il fondo di Cardinale ha una divisione specializzata negli investimenti sportivi, sia negli Usa che in Europa. Ha già comprato una quota di minoranza del Malaga (serie B spagnola) e, soprattutto, il 10% del Liverpool per 750 milioni di dollari. In Francia, inoltre, ha rilevato il Tolosa, riportandolo in un anno in Ligue 1.

I primi impegni di Cardinale da proprietario del Milan

Ora Cardinale ha tre impegni in agenda per iniziare la sua storia da proprietario del Milan: incontro con Paolo Maldini, direttore dell’area tecnica a cui va rinnovato il contratto; soluzione del caso Leao, il giocatore più pregiato intorno a cui costruire la squadra del futuro; e il dossier stadio, con l’infinita querelle sull’addio a San Siro.

Il destino di Elliot

Elliott rimarrà comunque nel capitale del Milan con una quota di minoranza pari a circa il 30% e un’opzione di vendita nel momento in cui si verificheranno alcune condizioni (dall’aumento della quota di ricavi all’avvio del progetto stadio).

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