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Mercer: M&A, occhio al rischio del “capitale umano”

Uno dei rischi maggiori, nelle operazioni di fusione, è quello legato alle risorse umane – Il 35% delle aziende acquirenti non fanno alcuna valutazione delle professionalità strategiche prima dell’M&A e si trovano a dover fidelizzare nuovi dipendenti e a dover integrare diverse culture organizzative.

Mercer: M&A, occhio al rischio del “capitale umano”

Uno degli aspetti più delicati da trattare nelle operazioni di fusione è quello delle risorse umane. Ad evidenziarlo è la ricerca “People Risks in M&A Transactions“, condotta da Mercer nel 2015, attraverso l’analisi di oltre 450 casi di fusione per incorporazione e le risposte a un questionario qualitativo svolto tra 323 professionisti M&A. 

Il 35% dei compratori dichiara di non attuare alcuna valutazione delle professionalità strategiche nelle operazioni di M&A. Secondo i professionisti del settore, nelle operazioni di fusione ci sarebbe meno tempo per completare la Due Diligence rispetto a tre anni fa e nel 33% dei casi ci sarebbero anche meno informazioni da parte dei venditori in merito alle imprese oggetto di transazioni. I

l 34% dei venditori dichiara, inoltre, di aver posto gran parte della propria attenzione sulle tematiche legate alle risorse umane per diminuire i rischi e massimizzare il valore della vendita. 

Gli aspetti legati alle risorse umane, dunque, risultano tra i più importanti da considerare nell’ambito di un processo di M&A da entrambe le parti, in un contesto caratterizzato da un sensibile aumento del numero di operazioni M&A a livello globale (+32% quest’anno). I temi su cui si concentrano le aziende sono soprattutto fidelizzazione dei dipendenti, l’integrazione tra culture organizzative, la valutazione della leadership, i temi retributivi, la performance e più in generale la gestione dei talenti.
 
L’indagine Mercer evidenzia un contesto sempre più internazionale per le operazioni di M&A: il 50% degli intervistati ha riferito la recente presentazione di offerte per fusioni/acquisizioni al di là dei confini nazionali ed il 24% degli stessi si è dichiarato più incline a prendere in considerazione offerte internazionali di quanto non fosse nel gennaio del 2014.

In questo scenario i rischi relativi alla gestione delle risorse umane sono ancora maggiori: diversità legislative e regolamentari, marcate differenze culturali e operative, diverse capacità di leadership e competenze sono tutti i fattori di rischio che aumentano notevolmente quando si approcciano transazioni al di fuori del mercato interno.

Secondo Mercer le Risorse Umane dovrebbero essere trattate con la stessa disciplina e rigore applicate nel valutare i rischi di bilancio e di altri investimenti di capitale, in modo tale da massimizzare il valore di un’operazione di M&A e ridurre i rischi legati alla gestione delle persone, come spiegato anche da Marco Valerio Morelli, Amministratore Delegato di Mercer Italia.
 

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