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Malaysia, alla ricerca del tesoro perduto nello Stato di Malacca

L’isola del tesoro esiste davvero, si chiama Pulau Nangka ed è un’isoletta a 17 chilometri dalle coste dello Stato di Malacca: pare che da secoli si vociferi di un antico preziosissimo tesoro – Il governo dello Stato di Malacca ha deciso di intraprendere ogni sforzo per appurare se si tratti di fantasia o di realtà

Malaysia, alla ricerca del tesoro perduto nello Stato di Malacca

MALAYSIA, ALLA RICERCA DEL TESORO PERDUTO NELLO STATO DI MALACCA

L’isola del tesoro esiste davvero, si chiama Pulau Nangka ed è un’isoletta a 17 chilometri dalle coste dello Stato di Malacca. Pare che da secoli si vociferi di un antico preziosissimo tesoro – probabilmente risalente all’epoca d’oro di un sultanato locale – sepolto in una delle caverne dell’isola.

La leggenda – se di leggenda si tratta – parla di scrigni colmi di lingotti d’oro, di gioielli, di suppellettili e addirittura di un trono. In tempi difficili bisogna dare credito anche alle leggende, e il governo dello Stato di Malacca ha deciso di intraprendere ogni sforzo per appurare se si tratti di fantasia o di realtà. Il governatore Datuk Seri Idris Haron ha dichiarato in un’intervista che il governo dello Stato ha concesso il permesso a due imprese locali di iniziare i lavori di scavo sull’isola sotto lo stretto controllo della Malacca Museum Corporation. Ha inoltre rivelato che negli ultimi anni i cacciatori di tesori hanno compiuto diversi tentativi di portare alla luce le ricchezze sepolte, in alcuni casi ricorrendo anche alla dinamite per far saltare i macigni che ostruiscono l’ingresso delle caverne. “So bene che non c’è niente di scientifico, ma gli abitanti del luogo sono convinti che ci sia una specie di protezione sovrannaturale che impedisca l’appropriazione indebita del tesoro”.

Come in ogni storia di tesori perduti che si rispetti, infatti, esiste anche una maledizione. Si racconta, per esempio, che circa 30 anni fa un piccolo gruppo di persone sia penetrato in una delle caverne dell’isoletta, uscendone dopo parecchie ore stravolti e in stato di trance, raccontando di aver visto più di 80 forzieri ricolmi d’oro senza essere stati in grado di portare via nulla. La diffusa credenza in questa maledizione è la ragione per cui i lavoratori delle imprese che hanno accettato l’incarico di condurre gli scavi si sono premuniti, dotandosi, ciascuno a suo modo, di una “protezione spirituale”. L’amministrazione dello Stato ha promesso di impiegare l’oro eventualmente rinvenuto per promuovere progetti che portino progresso e benessere ai malesi di Malacca.

http://www.thestar.com.my/News/Nation/2014/04/14/Billionringgit-treasure-hunt-in-Malacca-Two-companies-given-permits-to-carry-out-excavation-work-on/


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