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M5S e le firme irregolari: 4 indagati anche a Bologna

Fra loro c’è Marco Piazza, vice presidente del consiglio comunale, che avrebbe certificato alcune firme in modo irregolare – Gran parte dei grillini indagati, a Palermo come a Bologna, potrebbe scegliere la strada dell’autosospensione

M5S e le firme irregolari: 4 indagati anche a Bologna

Si allarga il caso firme nel Movimento 5 Stelle. Dopo l’inchiesta di Palermo, si apre un altro fronte a Bologna, dove la Procura ha iscritto quattro grillini nel registro degli indagati. Il sospetto è che abbiano raccolto irregolarmente le firme depositate per le regionali del 2014. Uno di loro è Marco Piazza, vice presidente del consiglio comunale, che sarebbe stato chiamato in causa in qualità di certificatore, insieme ad un suo collaboratore e ad altre due persone.

Intanto sono partiti i primi inviti a comparire per alcuni indagati a Palermo, dove l’inchiesta riguarda alcune presunte firme false M5S per le comunali del 2012. Secondo indiscrezioni, una serie di indagati avrebbe concordato con i Pm la data dell’interrogatorio prima ancora dell’invito a comparire.

Fonti vicine ai vertici del Movimento, citate dall’agenzia Ansa, rivelano che gran parte dei grillini indagati, a Palermo come a Bologna, potrebbe scegliere la strada dell’autosospensione. Piazza, che a breve parlerà con Beppe Grillo, ha già dato la propria disponibilità ad autosospendersi.

“Su Piazza metto la mano sul fuoco – ha commentato il capogruppo in consiglio comunale del M5S Massimo Bugani – L’autosospensione in questi casi ci può stare, ne parlerò con i garanti. Sulla raccolta delle firme, se ci sono errori, se un qualche fessacchione ha preso firme a Roma si dimostrerà che sono firme vere poi portate a un banchetto e infilate dentro agli altri moduli. Se l’errore è grave o no, vedremo, se l’errore è questo è risibile, se c’è altro si tratta di scherzetti fatti da chi era pieno di livore per l’esclusione dalle candidature per le regionali. Forse è una trappolina ordita per colpire me”.

Il sindaco di Bologna Virginio Merola (Pd) ha cercato invece di abbassare i toni: “Si sta avvelenando un clima e io non voglio contribuire – ha detto – per me conta il pronunciamento della magistratura e non le indagini. Il problema è che il M5S ha sempre processato le persone senza aspettare le sentenze. Adesso sono problemi loro. Seguendo la loro teoria Piazza dovrebbe essere sospeso”.

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