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L’Ue va su Marte con tecnologia italiana

La missione verso il pianeta rosso è partita ufficialmente dal Kazakistan – L’Italia ricopre tre ruoli: primo finanziatore, capofila tecnico-scientifico e leader industriale con Thales Alenia Space, del gruppo Finmeccanica.

L’Ue va su Marte con tecnologia italiana

E’ iniziato il viaggio dell’Europa alla scoperta di Marte. Martedì mattina è stata lanciata dalla base russa di Baikonur, in Kazakistan, la missione ExoMars 2016, nata dalla collaborazione tra l’Agenzia Spaziale Europea (Esa) e l’agenzia russa Roscosmos. Protagonista il razzo Proton, alto 53 metri, che porta con sé la prima sonda europea diretta verso il Pianeta Rosso.

Nella tarda serata italiana si saprà se la separazione tra il razzo e la navicella è andata a buon fine e se la sonda ha effettivamente iniziato il suo viaggio di sette mesi verso Marte. Intanto, pochi minuti dopo il lancio, Proton ha portato la sonda fuori dall’atmosfera terrestre.

Orgoglio e soddisfazione per il nostro Paese, che ricopre tre ruoli di rilievo nell’impresa: primo finanziatore, capofila tecnico-scientifico e leader industriale con Thales Alenia Space, del gruppo Finmeccanica.

“ExoMars è l’Europa che ci piace. E l’Italia di cui siamo orgogliosi”. Così su Twitter il presidente del Consiglio, Matteo Renzi.

“Oggi alle 10.31 – ha scritto poi Renzi nella sua enews – l’Europa è partita per Marte con la missione Exomars. Siamo molto orgogliosi di questa Europa e non è un caso che per raggiungere tale obiettivo l’Italia abbia giocato un ruolo chiave, attraverso l’Agenzia Spaziale Italiana e le nostre aziende. L’Italia è molto più forte e innovativa di come viene raccontata. Ma l’Europa che parte verso Marte non ci deve far dimenticare ciò che sta accadendo tutti i giorni in varie parti del continente, da Calais a Idomeni, in Grecia”, ha concluso il Premier facendo riferimento all’emergenza migranti.

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