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Lo spread sfonda quota 215 e per banche e Borsa è la Waterloo

Le crescenti incognite politiche sul nuovo Governo fanno vistosamente impennare lo spread Btp-Bund che vola oltre quota 215 e fa crollare i titoli bancari in Borsa trascinando in profondo rosso anche il Ftse Mib: l’indice delle banche perde oggi il 6% e in un mese ha lasciato sul campo più del 16% – Euro in forte discesa sul dollaro

Lo spread sfonda quota 215 e per banche e Borsa è la Waterloo

Il copione si ripete un’altra volta. Dopo aver trascorso la mattinata a tentare un timido rimbalzo, Piazza Affari vira in negativo e cede il 2,3% a 22.215 travolta dalle vendite sulle banche.

La nuova impennata dello spread, che ha raggiunto quota 215 punti base, toccando i massimi da oltre quattro anni, ha scatenato una pioggia di vendite sugli istituti bancari italiani: Banco Bpm -7,4%, Ubi Banca -4,58%, Finecobank -4%, Intesa Sanpaolo, -3,93%, Unicredit -3,57%.

Fuori dal Ftse Mib soffre Monte dei Paschi (-5,7%), il cui valore in poco più di una settimana è sceso da 3,2 a 2,7 euro. A livello generale il Ftse Italia Banche registra un vero e proprio tracollo: -6,09%. In un mese il ribasso supera il 16 per cento.

I passi avanti nella formazione del nuovo governo non sembrano convincere gli investitori di Piazza Affari, anche perché l’intesa sulla formazione ministeriale sembra ancora lontana. Il braccio di ferro su Paolo Savona alla guida del Tesoro allunga i tempi per la nascita del nuovo Governo. In base alle prospettive, il Premier incaricato, Giuseppe Conte, non salirà al Colle con la lista dei ministri prima di domenica o lunedì.

A Milano in controtendenza c’è Moncler, che viaggia in rialzo del 3,3%. Acquisti anche su Leonardo (+1,47%), Pirelli e Campari, che salgono entrambe dell’1%.

Incerti gli alti listini europei: si salva Francoforte, in rialzo dello 0,3%. -0,16% per Parigi, -0,7% per Lisbona. Cade Madrid alle prese con una nuova crisi politica dovuta alla sentenza sullo scandalo Gurtel che mette a repentaglio la sopravvivenza del Governo Rajoy.

Oltreoceano, apertura sotto la parità per Wall Street, all’indomani della cancellazione del vertice tra il Presidente Usa, Donald Trump e il leader nordcoreano, Kim Jong Un. Da Pyongyang arrivano però segnali di distensione, con il vice ministro degli Esteri che ha confermato la volontà della Corea del Nord di continuare a lavorare con Washington allo scopo di trovare un’intesa sul nucleare.

Sul valutario euro in forte discesa sul dollaro, con il cross che scende a quota 1,165.

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