Condividi

Leonardo vola in Borsa: voci di Ipo per la controllata Usa

Tengono ancora banco a Piazza Affari le indiscrezioni sul possibile collocamento del 40% di Drs, che porterebbe nelle casse del gruppo circa un miliardo di euro – La società dice che non è ancora stata assunta una decisione for male

Leonardo vola in Borsa: voci di Ipo per la controllata Usa

Ancora una giornata di sole in Borsa per il titolo di Leonardo, che a fine mattinata guadagna il 5,9%, a 5,344 euro, mettendo a segno il miglior rialzo del Ftse Mib (che negli stessi minuti galleggia intorno alla parità). Le azioni del gruppo della difesa – che già lunedì avevano registrato un’impennata del 16% – sono arrivate a guadagnare nel corso della seduta di martedì l’8,4%, con un passaggio in asta di volatilità.

A innescare l’ondata di acquisti sul titolo Leonardo sono state alcune indiscrezioni – non smentite dal gruppo – su una possibile quotazione in Borsa della controllata statunitense Drs, da realizzare già entro il primo semestre del 2021.

Nel dettaglio, stando ai rumors, l’Ipo sul Nyse prevedrebbe il collocamento sul mercato del 40% del capitale di Drs, a fronte di una valutazione da 3 miliardi di dollari per il 100% della società.

Secondo gli analisti di Equita, si tratta di uno scenario “possibile, sebbene questa opzione non fosse stata esplicitata nel business plan presentato nel 2018”.

Leonardo ha replicato alle indiscrezioni limitandosi a dire che, “come di consueto”, la società “valuta costantemente diverse opzioni in un’ottica di creazione di valore per i propri azionisti, tra cui la possibilità di procedere alla quotazione di Leonardo Drs”. Il gruppo ha quindi precisato che “nessuna decisione formale in merito è stata presa”. Il Sole 24 Ore scrive che l’advisor dell’operazione potrebbe essere Mediobanca.

Se l’Ipo sarà confermata, “il deal a questa valutazione sarebbe molto positivo – continuano gli analisti di Equita – in quanto Drs da sola rappresenterebbe l’87% della market cap di Leonardo”, e la società, “collocando il 40%, raccoglierebbe un miliardo, rafforzando la struttura finanziaria e facendo passare in secondo piano i dubbi sul free cash flow”.

Drs realizza prodotti e supporti per forze militari e agenzie di spionaggio ed è specializzata nella tecnologia per la difesa, soprattutto per quanto riguarda lo sviluppo di sistemi per i militari in missione. Alcuni dei suoi prodotti sono usati anche dall’esercito degli Usa.

La società stata quotata al New York Stock Exchange fino al 2008, quando Finmeccanica (oggi Leonardo) l’ha acquistata per poi disporne il delisting.

Commenta