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Le Borse aspettano la Lagarde ma confidano nella continuità

Tutti i riflettori sulla conferenza stampa di domani della Presidente della Bce ma i mercati non si aspettano svolte sul tassi nè l’avvio del tapering – La nomina del nuovo Ceo di Ferrari piace agli analisti ma non scalda la Borsa

Le Borse aspettano la Lagarde ma confidano nella continuità

Le Borse europee archiviano un’altra seduta mista e poca mossa, in sintonia con l’andamento lento di Wall Street (dove lo S&P 500 si muove in zona record) alla vigilia della riunione della Bce e del dato sui prezzi al consumo (Cpi) negli Stati Uniti, uno dei più monitorati per valutare l’inflazione. Scendono i rendimenti dei titoli di Stato. Intanto il presidente americano Joe Biden prende il volo per il suo primo viaggio in Europa e mette in valigia un piano per vaccinare il mondo contro il Covid-19.

Piazza Affari perde lo 0,26% e chiude a 25.741 punti. La bonaccia non ferma Nexi, che mette a segno anche oggi un rialzo del 2,74%, spinta dall’ottimismo legato alla ripresa e dal prevedibile incremento dei pagamenti digitali. Sul listino principale sono in evidenza le utility: A2a sale dell‘1,76%, dopo l’annuncio di un accordo preliminare con Ardian nel settore delle rinnovabili, per la generazione e fornitura di energia in Italia. La partnership seguirebbe gli accordi firmati nel novembre 2020, per esplorare le opportunità di business relative all’idrogeno verde. In sintonia Hera, +1,8%. Tra i maggiori rialzi del giorno anche Campari +1,69%; Inwit +1,26%; Stm +1,24%. Timide le banche: Bper +0,84%.

Enel chiude piatta, dopo aver reso noto il lancio di un “Sustainability-Linked bond” multi-tranche rivolto agli investitori istituzionali per un totale di 3,25 miliardi di euro, sul mercato Eurobond, da parte di Enel Finance International (controllata finanziaria di diritto olandese). L’obbligazione, garantita da Enel, ha ricevuto ordini complessivi per circa 11,3 miliardi. L’emissione è strutturata in tre tranche con scadenze nel 2027, 2030 e 2036. Inoltre, Enel Finance International ha annunciato il lancio di una offerta volta a riacquistare, e poi cancellare, quattro serie di obbligazioni convenzionali in circolazione, per un importo target complessivo massimo di un miliardo di euro.

Soffre Ferrari, che perde il 2,65% e chiude in maglia nera dopo la notizia che Benedetto Vigna sarà il nuovo amministratore delegato a partire dal primo di settembre e nonostante la promozione degli analisti. Il geniale manager, di cui si può leggere il ritratto in altro articolo di First, è laureato in fisica e ha trascorso gli ultimi 26 anni nell’azienda di semiconduttori STMicroelectronics. L’azienda delle rosse di Maranello, secondo indiscrezioni del Sole 24 ore, sarebbe parte anche di un progetto del lusso con la Giorgio Armani spa, presentato da alcune banche d’affari a Exor (-0,37%). Secondo quanto riportato dal quotidiano, il progetto prevede il conferimento della Giorgio Armani alla Ferrari e un successivo aumento di capitale del Cavallino rampante riservato allo stilista con una quota tra il 15% e il 20%. Exor, tuttavia, ha declinato la proposta e sia la holding della famiglia Agnelli sia Re Giorgio hanno escluso che possa prendere forma questo progetto.

Male Stellantis -1,4%. Nella moda perde Moncler, -2,24%. Un veloce sguardo al resto d’Europa mostra che Francoforte cede lo 0,39%; Londra -0,22%; Amsterdam +0,46%; Parigi +0,19%; Madrid +0,07%, dove Inditex (Zara) cala dell‘1,889% nonostante il ritorno all’utile nel primo trimestre. A New York i tre principali indici si muovono poco oltre la parità. I piccoli investitori retail continuano a puntare sui cosiddetti titoli “meme”. Clover Health ha toccato i massimi storici durante la sessione, per poi invertire il trend e perdere fino al 6%.I giganti del settore tech avanzano leggermente, in particolare il gruppo ‘Faang’, sostenendo l’indice Nasdaq.

Insomma mercati galleggiano in zona massimi, cercando di annusare l’aria che tira nelle stanze delle banche centrali. “L’inflazione sta creando incertezza su ciò che le banche centrali faranno o diranno in futuro”, sostiene Emmanuel Cau, stratega azionario europeo di Barclays. “Pensiamo che le banche centrali saranno pazienti, ma crediamo anche che un aggiustamento nella comunicazione sull’inflazione e sui cambiamenti politici inizierà in estate”. Per Reuters “il meeting della Fed della prossima settimana dovrebbe evidenziare i piani di tapering della banca. Anche se l’inflazione ha visto un picco negli ultimi mesi, si prevede che il fragile mercato del lavoro indurrà la banca centrale a mantenere una politica accomodante”.

Oggi intanto la Bank of Canada ha lasciato i tassi d’interesse allo 0,25% e ha comunicato che manterrà gli attuali livelli finché gli obiettivi sull’inflazione non saranno raggiunti e che porterà avanti il quantitative easing al passo di 3 miliardi di dollari canadesi alla settimana; nella precedente riunione, aveva deciso di rallentare il passo degli acquisti di bond da 4 a 3 miliardi di dollari canadesi, visto il miglioramento dell’outlook economico. Ecco: nonostante la ripresa continui, è necessario che il sostegno straordinario all’economia vada avanti.

Negli Usa e in Europa il termometro dei titoli di Stato direbbe che la prudenza detterà ancora legge anche negli attesi meeting. La lettura che prevale è che le tensioni sui prezzi sono temporanee e non tendono ad accelerare, nonostante oggi la Cina abbia mostrato un incremento dei prezzi alla produzione del 9% annuo a maggio, in netta accelerazione dal 6,8% di aprile e al passo più rapido dal 2008. Il tasso del Treasury decennale è sceso per qualche momento sotto 1,5% per la prima volta dal 7 maggio.

La chiusura è positiva sul secondario italiano: lo spread tra Btp 10 anni e Bund di pari durata cala a 102 punti base (-1,94%) e il rendimento del benchmark tricolore arretra a +0,77%. Dopo il successo di ieri del Btp sindacato con domanda sopra i 60 miliardi, sono risultati in calo i tassi nell’asta odierna di Bot a un anno. Il Tesoro ha collocato 7,5 miliardi di euro di titoli, con Il rendimento sceso a -0,49% da -0,443% del collocamento di maggio.

Sul mercato dei cambi l’euro-dollaro è in area 1,218. Il petrolio rallenta, ma il Brent tratta oltre i 72 dollari al barile.

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