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Le banche affondano Piazza Affari

Milano peggior listino d’Europa – Pesano le perdite delle banche, dovute da un lato all’instabilità politica e alla possibile crisi di governo, dall’altro alle incertezze che incombono sull’operazione Telecom-Telefonica.

Le banche affondano Piazza Affari

A metà mattina Piazza Affari crolla di circa due punti percentuali, peggior listino d’Europa. Francoforte limita i danni a -0,32%, Parigi a -0,48% e Londra a -0,11%.

Pesano su Milano soprattutto i titoli bancari, affossati da due fattori principali: da un parte l’instabilità politica, dopo che ieri i parlamentari del Pdl hanno annunciato dimissioni in blocco nel caso in cui Palazzo Madama dia il via libera definitivo alla decadenza di Silvio Berlusconi dal Parlamento; dall’altra le incertezze sull’operazione Telefonica-Telecom.

Il peggior titolo del listino è Ubi Banca, che cede il 4,39%, seguita da Banco Popolare (-4,32%), Intesa Sanpaolo (-4,14%), Banca Pop Emilia Romagna (-4,11%) e Mediobanca (-4,06%).

L’unico titolo a viaggiare in territorio positivo è quello di Telecom Italia, che negli stessi minuti guadagna l’1,84%, dopo il -4,6% di ieri. Le azioni del gruppo di tlc, in ogni caso, rimangono soggette ad elevata volatilità.   

Intanto, lo spread tra Btp e Bund tedeschi è in rialzo sopra la soglia di 245 punti, per un rendimento del decennale italiano che torna verso il 4,3%.

Avvio in leggero calo questa mattina per l’euro, scambiato a 1,3516 dollari. Stabile invece l’oro sui mercati asiatici, a 1.332,4 dollari l’oncia. Il prezzo del petrolio è in leggero calo sotto quota 103 dollari al barile.

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