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Lazio e Roma perdono l’occasione per rafforzare la classifica, la Juve gioca il tridente, Napoli contro gli ultimi

Le romano deludono e l’Atalanta gode: i bergamaschi sconfiggono la Lazio all’Olimpico e la Roma si deve accontentare del pari a Lecce- Contro la Fiorentina la Juve sfodera il tridente Di Maria-Vlahovic-Chiesa mentre il Napoli passeggia contro la Cremonese

Lazio e Roma perdono l’occasione per rafforzare la classifica, la Juve gioca il tridente, Napoli contro gli ultimi

La Capitale rallenta, l’Atalanta gode. Il sabato di campionato sorride soprattutto alla Dea, capace di sbancare l’Olimpico nello scontro diretto con la Lazio, uscita invece con le ossa rotte e la sensazione di aver sprecato un jolly molto importante. Meno tranchant il giudizio sulla Roma, a sua volta fermata sul pari dal Lecce: l’1-1 del Via del Mare non è un risultato da buttare via, ma conquistare i 3 punti avrebbe dato una spinta decisamente diversa alla classifica giallorossa. Lo scenario attuale vede Inzaghi saldo al secondo posto a quota 43 (e la partita con la Sampdoria ancora da giocare), Gasperini, Mourinho e Pioli appaiati a 41, Sarri a chiudere il “carrozzone” con 39. Spalletti e Allegri invece, seppur per motivi diametralmente opposti, non fanno parte del gruppo, visto che il primo fa corsa a sé verso lo Scudetto mentre il secondo, azzoppato dalla penalizzazione di 15 punti, annaspa nella zona medio-bassa del campionato. Oggi toccherà a loro scendere in campo con Cremonese e Fiorentina, nel tentativo di vincere e proseguire i rispettivi cammini.

Napoli – Cremonese (ore 20.45, Dazn)

Il match del Maradona sembrerebbe davvero senza storia, se non fosse per il precedente del 17 gennaio scorso in Coppa Italia. Quella sera la Cremonese di Ballardini riuscì a fermare gli azzurri sul 2-2, per poi eliminarli clamorosamente ai calci di rigore e costringerli a dire addio a uno degli obiettivi stagionali nell’incredulità generale. I grigiorossi, ancora a secco di vittorie in campionato, si sono però ripetuti nei quarti all’Olimpico contro la Roma, dimostrando di non essere strutturati per la salvezza (anche se il precedente della Salernitana ci deve indurre ad aspettare prima di dare giudizi definitivi), ma anche di saper incartare le grandi come pochi. Insomma, il Napoli ha tutto per vincere in scioltezza e continuare la sua marcia trionfale verso lo Scudetto, a patto di non sottovalutare l’avversario e ripetere l’errore dell’ultima volta.

Spalletti non si fida della Cremonese: “È una gara fondamentale”

“Ho troppi motivi per pensare a domani e non disperdo attenzioni che ci serviranno durante la partita, perché non abbiamo ancora dimenticato che la Cremonese ci ha eliminato dalla Coppa Italia e abbiamo constatato tutte le qualità che hanno – il monito di Spalletti -. Per noi sarà una partita fondamentale come abbiamo detto anche con lo Spezia, pure per autostima, e fiducia. Tutte le attenzioni sono sulla Cremonese e spero che anche i tifosi riescano a vivere questo momento, ma sento che aspettano questa partita, quindi hanno l’atteggiamento giusto, c’è bisogno del loro sostegno”.

Napoli – Cremonese, le formazioni: Spalletti rimanda il turnover 

Partite come queste possono andar via in scioltezza, oppure rivelarsi trappole pericolose. Spalletti non ripeterà il maxi turnover della Coppa Italia, tanto più che il suo Napoli non avrà impegni europei fino al 21 febbraio, quando farà visita all’Eintracht per l’andata degli ottavi di Champions. Questa sera, insomma, vedremo gli azzurri in formazione-tipo, dunque 4-3-3 con Meret in porta, Di Lorenzo, Rrahmani, Kim e Mario Rui in difesa, Anguissa, Lobotka e Zielinski a centrocampo, Lozano, Osimhen e Kvaratskhelia in attacco. Ballardini, costretto a fare a meno sia di Dessers che di Okereke, sa che si tratta di una missione quasi impossibile, ma essendoci riuscito già una volta ci riproverà con un 3-5-2 che vedrà Carnesecchi tra i pali, Ferrari, Chiriches e Vasquez nel reparto arretrato, Sernicola, Pickel, Castagnetti, Meité e Valeri in mediana, Ciofani e Afena-Gyan coppia offensiva.

Juventus – Fiorentina (ore 18, Dazn)

La partita più affascinante di giornata è però quella di Torino, dove la Juventus riceverà la Fiorentina. Allegri, dopo le vittorie con Lazio (Coppa Italia) e Salernitana, sembrerebbe aver ritrovato il ritmo pre-penalizzazione e cerca il terzo indizio per ottenere la più classica delle prove, ancor più importante vista l’imminente sfida contro il Nantes per un’Europa League diventata ormai il primo obiettivo stagionale. Italiano, dal canto suo, deve fermare l’emorragia di punti che dura dal 7 gennaio, data dell’ultimo successo in campionato contro il Sassuolo: da allora la Viola ha fatto bene solo in Coppa Italia, dove si è guadagnata le semifinali (proprio con la Juve) battendo Sampdoria e Torino, mentre in Serie A ha raccolto la miseria di un punto all’Olimpico con la Lazio, a fronte di tre sconfitte con Roma, Torino e Bologna. I bianconeri devono approfittare del momento difficile dell’avversaria, cercando di mettere da parte i problemi giudiziari e concentrarsi solo ed esclusivamente sul campo. 

Allegri fa pretattica: “Il tridente Di Maria-Vlahovic-Chiesa? Deciderò all’ultimo…”

“Dobbiamo concentrarci sugli obiettivi minimi, intanto raggiungere Bologna e Udinese, poi pensare all’Europa League – il pensiero di Allegri -. Facciamo un passettino alla volta perché altro non possiamo fare, la squadra sta facendo un buon lavoro anche se c’è qualcosa da migliorare. L’ultima mezzora di Salerno non mi è piaciuta, per battere la Fiorentina servirà qualcosa in più: sarà una partita diversa e complicata, in cui serviranno pazienza e ordine. Il tridente Di Maria-Vlahovic-Chiesa? Sicuramente possono giocare assieme, anche se deciderò solo all’ultimo. Non so se questa sia la partita giusta, anche considerando che giovedì ne avremo un’altra…”.

Juventus – Fiorentina, le formazioni: Allegri tentato dal tridente

Il tecnico limiterà al massimo il turnover, perché se è vero che giovedì c’è una partita importante, lo è anche che i suoi stanno finalmente trovando ritmo e gambe e fermarli proprio ora potrebbe essere addirittura controproducente. È soprattutto il caso di Chiesa e Vlahovic, che dopo varie peripezie sembrano vicini al top della forma (specialmente il serbo) e pronti a regalare quelle magie mai viste in stagione: il tecnico bianconero punterà certamente su di loro, ma la tentazione del super tridente con Di Maria, alla luce di quanto provato nell’ultima rifinitura, è molto forte. Il 3-4-2-1 bianconero potrebbe vedere così Szczesny in porta, Danilo, Bremer e Alex Sandro in difesa, De Sciglio, Locatelli, Rabiot e Kostic a centrocampo, Di Maria e Chiesa alle spalle dell’unica punta Vlahovic, mentre l’opzione più prudente prevederebbe Fagioli in mezzo e il Fideo in panchina. Diversi cambiamenti anche per Italiano, che dopo la sconfitta col Bologna e la relativa contestazione dei tifosi proverà a mischiare le carte, optando per un 4-3-3 con Terracciano tra i pali, Dodo, Milenkovic, Martinez Quarta e Biraghi nel reparto arretrato, Bonaventura, Amrabat e Duncan in mediana, Nico Gonzalez, Jovic e Kouamé nel tridente offensivo.

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