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La speculazione attacca le banche che mandano la Borsa in profondo rosso

Piazza Affari, complici anche alcune scadenze tecniche, perde il 2,18% e diventa la maglia nera d’Europa – Unicredit arretra del 6,1% e le Popolari perdono tra il 4 il 5% – Brilla solo Rcs che va al massimo storico e guadagna il 4,1% – Negative anche le performance delle altre piazze azionarie europee.

La speculazione attacca le banche che mandano la Borsa in profondo rosso

Piazza Affari chiude peggiore d’Europa, colpita dalle vendite su bancari e finanziari. Il Ftse Mib cede il 2,18%. In fondo al paniere: Unicredit -6,3%, Bper -5,79%, Azimut -5,46%, Bpm -5,26%, Ubi Banca -4,89%.

La pioggia di vendite sui finanziari è favorita dalla lettura dei verbali delle banche centrali. La Federal Reserve ha sottolineato che, una volta esaurito l’effetto Brexit, il pericolo più immediato per la stabilità finanziaria è legato alle banche italiane. Spiegano i ribassi poi le scadenza tecniche sul listino (i futures sulle opzioni e sulle azioni) e la rottura del supporto di 16500 punti.

In rosso anche gli altri principali listini europei: Parigi -0,82%, Francoforte -0,55% e Londra -0,15% dove l’attenzione è su Easyjet per le voci di takeover. Lo spread Btp-bund si allarga a 117 punti e rendimento all’1,14%.

A Wall Street gli indici sono in leggera flessione. Occhio su Deere e Foot Locker dopo i risultati migliori delle attese. La giornata è priva di dati macroeconomici significativi mentre i mercati guardano già a settimana prossima sia sul fronte degli indicatori economici sia in attesa del simposio di Jackson Hole.

Il biglietto verde recupera terreno e il cambio euro dollaro si porta a 1,1324 (-0,22%). La sterlina è tornata a perdere terreno contro euro e dollaro scivolando a 1,3044 dollari e a 0,8678 per un euro. A pesare sono i nuovi rumors sui tempi della Brexit che vedrebbero il Regno Unito avviare i negoziati per l’uscita dalla Ue nella prima metà del 2017.

Il petrolio Wti cede lo 0,25% a 48,1 dollari al barile e il Brent lo 0,77% a 50,5 dollari al barile. Sul Ftse Mib non ci sono titoli in territorio positivo.Limita i danni Cnh (-0,86%) aiutata dalla revisione al rialzo da parte della concorrente Deere delle stime 2016. Telecom Italia (-1,3%) si è chiamata fuori dal riassetto della pay-tv Mediaset Premium. Fuori dal paniere principale ancora in recupero le Rcs che nella seduta sono state sospese in asta di volatilità e chiudono in rialzo del 4,3%.

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