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La qualità nella revisione legale

La qualità nella revisione legale riguarda il rispetto di norme e controlli per garantire affidabilità e indipendenza. Dal 2025 si applicheranno nuovi principi internazionali che rafforzano la gestione e il monitoraggio della qualità

La qualità nella revisione legale

Vista l’importanza del tema, è necessario chiarire cosa si intende per qualità nella revisione legale. Tra i professionisti, infatti, vi è spesso scarsa conoscenza delle indicazioni e degli obblighi previsti dalla normativa e dai principi di revisione.

Le fonti principali sono:

  • Articolo 20 del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39
  • Articolo 26 del Regolamento UE n. 537/2014

La normativa italiana, impone ai revisori l’obbligo di sottoporsi a controlli da parte di soggetti selezionati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), presso cui è tenuto l’Albo dei revisori legali.

Ad oggi i controlli non sono ancora attivi, ma il MEF ha istituito un Comitato Consultivo (con Determina n. 28368 del 17 febbraio 2023, integrata dalla n. 80957 del 20 aprile 2023) per supportare l’implementazione del sistema. Il Comitato ha prodotto una relazione finale con:

  • Proposte operative per l’avvio dei controlli
  • Raccomandazioni sull’organizzazione delle ispezioni (team con almeno un ispettore del MEF)
  • Suggerimenti sull’adeguamento del contributo annuale per coprire i costi

Il D.Lgs. 25/2024 ha rinviato al 2027 l’entrata in vigore delle norme sulla formazione dei soggetti incaricati dei controlli di qualità (art. 5 del D.Lgs. 39/2010), accelerando l’attuazione del resto del sistema.

Chi è soggetto ai controlli di qualità

L’art. 20 del D.Lgs. 39/2010 prevede che tutti i revisori che svolgono incarichi, eccetto quelli presso enti di interesse pubblico (EIP), siano sottoposti a controlli.

Gli EIP (ai sensi dell’art. 16 dello stesso decreto) sono:

  • Società quotate su mercati regolamentati UE
  • Banche
  • Imprese di assicurazione
  • Imprese di riassicurazione con sede in Italia o sede secondaria italiana

Per questi soggetti, il controllo è disciplinato dall’art. 26 del Regolamento europeo. La selezione dei revisori da sottoporre ai controlli avverrà tramite analisi del rischio, tenendo conto della complessità degli incarichi. Per i revisori di imprese sopra soglia (non piccole imprese), i controlli saranno almeno ogni sei anni.

Chi effettua i controlli

I controlli sono effettuati da revisori legali iscritti nel Registro, con almeno 5 anni continuativi di esperienza:

  • Come responsabili di incarichi
  • In società di revisione con funzioni di direzione/supervisione
  • In amministrazioni pubbliche che vigilano sulla revisione

Devono inoltre avere una formazione specifica in controllo qualità (art. 5-bis), rispettare i requisiti di indipendenza e non avere legami (diretti o indiretti) con il soggetto controllato. Sono escluse persone con rapporti professionali recenti, legami familiari fino al quarto grado, ex soci o collaboratori fino a tre anni prima.

È previsto l’obbligo di riservatezza sulle informazioni ottenute durante il controllo.

Oggetto dei controlli

Il controllo di qualità riguarda:

  • valutazione della conformità ai principi di revisione 
  • rispetto dei requisiti di indipendenza applicabili;
  • valutazione dell’adeguatezza della quantità e qualità delle risorse impiegate;
  • valutazione dell’adeguatezza dei corrispettivi per la revisione;
  • valutazione del sistema interno di controllo della qualità nella società di revisione legale.

I controlli devono essere proporzionati alla portata e complessità dell’attività svolta.

Esiti dei controlli

Al termine del controllo, viene redatta una relazione con l’esito e le eventuali raccomandazioni, indicando anche i termini entro cui il revisore deve adeguarsi. In caso di mancato adeguamento, il MEF e la Consob possono applicare sanzioni nei limiti delle rispettive competenze.

I nuovi principi internazionali sulla qualità

Dal 1° gennaio 2025 entreranno in vigore in Italia i nuovi principi internazionali di revisione, adottati con determina MEF n. RR 184/2023, che rafforzano l’approccio alla gestione della qualità:

ISA (Italia) 220 – Gestione della qualità a livello di incarico

Il principio ISA Italia 220 disciplina la gestione della qualità a livello di incarico di revisione, attribuendo un ruolo chiave al responsabile dell’incarico. I punti essenziali del principio sono:

  • Leadership e cultura organizzativa improntate alla qualità;
  • Identificazione e gestione dei rischi di qualità a livello di incarico;
  • Supervisione e riesame del lavoro svolto dal team di revisione;
  • Monitoraggio dell’indipendenza e dell’idoneità dei membri del team.

Il revisore è responsabile in prima persona della qualità dell’incarico.

ISQM (Italia) 1 – Qualità a livello di studio o società

Sostituisce l’ISQC 1 e introduce un sistema di gestione della qualità (SGQ) basato sul rischio, secondo cui lo studio o la società di revisione deve:

  • Progettare, implementare e mantenere un sistema di gestione della qualità (SGQ) adeguato e proporzionato alla natura e complessità dell’attività svolta;
  • Identificare e valutare i rischi di qualità che possono compromettere l’esecuzione di incarichi conformi agli standard;
  • Predisporre risposte specifiche per mitigare tali rischi;
  • Effettuare un monitoraggio continuo del sistema e adottare misure correttive ove necessario.

L’approccio mira a creare una cultura interna della qualità, coinvolgendo governance e leadership.

ISQM (Italia) 2 – Riesame della qualità degli incarichi

Complementare all’ISQM 1, si concentra sui riesami di qualità degli incarichi ad alto rischio, prevedendo:

  • La designazione del responsabile del riesame della qualità dell’incarico;
  • La tempistica e l’oggetto del riesame, che deve essere completato prima dell’emissione del giudizio di revisione;
  • La documentazione dell’attività svolta e delle conclusioni raggiunte;
  • I criteri di indipendenza, competenza ed esperienza richiesti a chi svolge questa funzione.

Questi principi migliorano l’affidabilità delle revisioni, specialmente nei contesti complessi.

Conclusioni

L’attivazione del sistema dei controlli qualità è imminente. In attesa della piena attuazione, è consigliabile che i revisori inizino a strutturare modelli interni di controllo della qualità. Questo non è solo un obbligo normativo, ma anche un fattore strategico per l’affidabilità e la competitività.

Per facilitare questo processo, strumenti come Revisione legale GB offrono un supporto concreto: percorsi guidati, gestione delle carte di lavoro, calcolo della matrice di rischio e pianificazione delle attività, rappresentano un aiuto prezioso per operare in conformità e prevenire criticità nei controlli.

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