Nel 1642 Blaise Pascal inventa la Pascalina, considerata la prima macchina calcolatrice della storia. Senza dubbio lo strumento scientifico più importante mai offerto all’asta, la sua inclusione nell’asta del 19 novembre della Bibliothèque Léon Parcé è un evento di grande portata.
La Pascalina è molto più di un semplice oggetto meccanico
Si tratta del primo tentativo nella storia di sostituire la mente umana con una macchina. La sua invenzione segna una svolta, un “salto quantico” la cui importanza e significato assumono oggi un significato del tutto speciale. Un’innovazione concettuale e metafisica così audace non poteva che provenire da uno dei più brillanti poliedrici della storia. Autore di un Traité des Sons [trattato sulla comunicazione dei suoni] all’età di 12 anni, di un essai de géométrie [saggio sulle sezioni coniche] a 16, Blaise Pascal sviluppò la prima macchina calcolatrice della storia all’età di 19 anni. Lo fece per assistere suo padre, Etienne Pascal, presidente della Cour des Aides de Normandie [Consiglio delle Accise]. In quanto tale, Etienne Pascal fu responsabile della riorganizzazione delle entrate fiscali della provincia, un compito che richiedeva innumerevoli operazioni matematiche, calcoli contabili e altri rilievi topografici. Per semplificare il processo, Blaise Pascal progettò delle macchine calcolatrici. Per la prima volta nella storia, l’aritmetica mentale era stata meccanizzata. Blaise Pascal progettò tre tipi di macchine: una per i calcoli decimali (addizioni, sottrazioni, moltiplicazioni e divisioni), una per la contabilità (per i calcoli monetari) e una per la topografia (per il calcolo delle distanze). Di questa importante rivoluzione scientifica e tecnica restano solo nove modelli originali, tutti conservati in musei di tutta Europa: tra questi, un modello a Clermont-Ferrand, un modello a Dresda, un modello a Bonn appartenente alla collezione IBM e una versione successiva al Musée des Arts et Métiers di Parigi.
Il modello in vendita è l’unico ancora in mani private
È anche l’unico modello noto dedicato ai calcoli topografici. Nonostante la sua età, che merita un meritato riposo per la Pascaline, questa illustre macchina aritmetica del XVII secolo è ancora perfettamente funzionante. Sarà enza dubbio la star dell’asta della Bibliothèque Léon Parcé di Parigi. Appassionato collezionista delle opere di Blaise Pascal, Léon Parcé collezionò i suoi scritti più importanti, tra cui la prima copia dei Pensées (200.000-300.000 euro). I 15 volumi di Blaise Pascal saranno proposti insieme alle opere di Cartesio, Newton e Montaigne.
“{…} Quest’opera fu considerata una novità in quanto riduceva una scienza interamente mentale a una macchina e trovava un modo per eseguire tutte le sue operazioni con assoluta certezza, senza bisogno di ragionamento. {…}
Immagine di copertina: Blaise Pascal (1623-1662) La Pascaline, macchina topografica: 8 Ruote: 5 di 10, 1 di 6 e 2 di 12, 36 x 12,5 x 6,5 cm, 1642, Ottone, scatola di legno decorata con bastoncini di ebano Stima € 2.000.000-3.000.000 © Christie’s images Limited 2025