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La Juve continua la scalata, la Roma inciampa nel Sassuolo e stasera il Milan cerca di agganciare l’Inter

Super Rabiot spiana la strada alla rimonta della Juve che, battendo la Samp, è ormai a soli 4 punti dall’Atalanta pur avendo scontato una penalizzazione di 15 punti – Disastro Roma all’Olimpico – Stasera il Milan può agganciare l’Inter al secondo posto

La Juve continua la scalata, la Roma inciampa nel Sassuolo e stasera il Milan cerca di agganciare l’Inter

La Juve continua la scalata. Il successo sulla Sampdoria, seppur molto più sofferto del previsto, permette ai bianconeri di avvicinare ulteriormente la zona Europa e proseguire così la rimonta in classifica. Ora l’Atalanta è a soli 4 punti e pure il quarto posto, addirittura utopistico un paio di settimane fa, non è più così lontano da essere definito impossibile, anche se è giusto ricordare che il Milan deve ancora giocare.

Ma in questo pazzo campionato, Napoli a parte ovviamente, tutto può succedere, visto che nessuno riesce ad avere una continuità di risultati degna di nota: basta guardare i risultati del weekend, con le sconfitte di Inter e Roma e il pareggio della Lazio per rendersene conto.

Juventus – Sampdoria 4-2: un super Rabiot trascina i bianconeri, ma Vlahovic non segna più

La Juve voleva i 3 punti a tutti i costi e li ha trovati, anche se al termine di una partita di grande sofferenza. Decisivo un gol di Rabiot al 64’ sul quale pesa però un probabile tocco di braccio non ravvisato da arbitro e Var: la prospettiva del replay non chiarisce al 100%, ma la sensazione è che la rete andasse annullata. Sarebbe stato un bel problema per i bianconeri, bloccati su un clamoroso 2-2 non solo per il risultato in sé, quanto per le modalità con cui era arrivato. La partita, infatti, sembrava già chiusa al 26’ dopo i gol di Bremer e Rabiot, ma la “baby Juve” (in campo Barrenechea, Miretti e Fagioli contemporaneamente) si è addormentata e la Samp ne ha approfittato segnando con Augello (31’) e Djuricic (32’).

Nella ripresa Allegri ha inserito i più esperti Cuadrado e Locatelli e le cose sono migliorate, ma non abbastanza per scardinare l’empasse, fino all’episodio di cui sopra. Poco dopo Vlahovic, a secco di gol dalla partita col Nantes del 16 febbraio, ha avuto l’occasionissima per sbloccarsi dal dischetto, ma il suo rigore s’è stampato sul palo. Il periodo nero prosegue, perché nonostante gli sforzi dei compagni non è riuscito a rimediare, mostrando anche una bella dose di sfortuna: la rete del definitivo 4-2, infatti, è nata da un suo colpo di testa deviato sulla traversa da Turk, fino al tap-in decisivo di Soulé, al primo centro della carriera in Serie A.

Allegri: “La gestione delle partite va migliorata. Vlahovic? I gol arriveranno”

“Credo che bisogna migliorare la gestione della partita, sul 2-0 non possiamo giocare in campo aperto – il commento di Allegri -. Non bisogna subire, ma andare in contropiede e chiudere gli spazi: quelli più vecchi in difesa dovevano prendere per le orecchie i più giovani e rimetterli nelle posizioni giuste. Vincere contava molto perché sul campo dobbiamo fare punti, momentaneamente sarebbero 53 e per noi è molto importante, i ragazzi stanno facendo qualcosa di grosso e non era facile. Vlahovic? Ha fatto un’ottima partita, deve stare sereno e rimanere calmo, lui ogni tanto va fuori giri come gestione delle energie. Quando sarà meno frettoloso e più cattivo nell’attaccare la porta arriverà anche il gol”.

Roma – Sassuolo 3-4, i giallorossi crollano all’Olimpico: sorridono Inter, Lazio e Milan

Il risultato più clamoroso della domenica è però quello dell’Olimpico, sbancato dal Sassuolo al termine di una partita pazza, condita da 7 gol e un’espulsione. Pensate che la Roma, fino a ieri, aveva subito solo 5 reti in casa in 12 partite, poi però sono arrivati i neroverdi e il muro giallorosso s’è letteralmente sgretolato.

Mourinho, squalificato e in silenzio stampa, avrà masticato amaro, perché la sua squadra ha smarrito in un colpo solo tutte quelle certezze difensive che l’avevano portata a un soffio dal secondo posto. Che invece rimane dell’Inter, anche se il Milan questa sera potrebbe effettuare l’aggancio: Inzaghi può tirare un bel sospiro di sollievo, perché la sconfitta di La Spezia, a conti fatti, non ha avuto le conseguenze temute. Gara stranissima quella dell’Olimpico, totalmente priva di schemi sin dai primi minuti, col Sassuolo già in vantaggio di due gol in appena 18’ grazie a Laurienté, bravo e fortunato nel trovare una doppietta. Al 26’ Zalewski sembrava poter riaprire i giochi, ma al 48’, a un soffio dall’intervallo, ecco la follia di Kumbulla: calcio a Berardi, espulsione, rigore e gol del numero 10 neroverde. Mourinho inseriva Dybala e l’argentino lo ripagava subito con la magia del 2-3 (51’), ma col passare dei minuti il Sassuolo gestiva al meglio la superiorità numerica e al 75’ trovava la rete scaccia-pensieri con Pinamonti. Il punto finale lo metteva Wijnaldum in pieno recupero, senza però cambiare la sostanza dei fatti: i 3 punti se li è presi Dionisi, mentre a Mourinho non resta che lavorare per preparare al meglio una settimana bollente, nella quale dovrà affrontare Real Sociedad e Lazio.

Milan – Salernitana (ore 20.45, DAZN e Sky Sport)

Alla chiusura della 26esima giornata, come detto in precedenza, manca ancora Milan-Salernitana, molto importante sia in chiave Champions che salvezza. I rossoneri cercano 3 punti che varrebbero l’aggancio all’Inter al secondo posto, ma anche i granata ne avrebbero tanto bisogno, per quanto il pareggio del Verona abbia un po’ allontanato il pericolo retrocessione. Quel che è certo è che a San Siro, sold out come sempre, si partirà in un clima di grande entusiasmo, figlio della qualificazione ottenuta mercoledì a Londra: il compito di Pioli è di usarlo come spinta per conquistare la vittoria, viceversa, se la testa fosse ancora lì, Paulo Sousa potrebbe approfittarne e creare non pochi problemi.

Pioli chiede attenzione: “Entrare nelle prime quattro è l’obiettivo prioritario”

“La squadra sta bene fisicamente, mentalmente, tatticamente, mercoledì abbiamo fatto un passo importante per la nostra crescita – ha dichiarato Pioli in conferenza stampa -. Abbiamo lavorato tanto quando fuori c’erano tanti processi, siamo stati uniti e abbiamo cercato di capire cosa non funzionava. Tutta la stagione che verrà da qui in avanti sarà decisiva, prima dei quarti ci mancano un mese e 4 partite di campionato e non ci stiamo pensando, soprattutto per quello che ho visto nei miei giocatori in questi giorni. Il campionato italiano ha allenatori che preparano le partite e studiano come contrapporsi all’avversario nel modo più attento, con la Salernitana ci saranno difficoltà. L’obiettivo di arrivare nelle prime 4 non è secondario a niente, è prioritario. Dobbiamo pensare solo a fare tanti punti, giocare bene e portarci da questo bel passaggio del turno tanta positività da mettere in campo”.

Sousa carica i suoi: “La miglior settimana da quando sono qui, ci credo tantissimo”

“Pioli guida il gruppo da più di due anni, io da tre settimane, ci vuole tempo, ma vedo grossi passi in avanti, forse è stata la miglior settimana da quando sono arrivato – il pensiero di Paulo Sousa -. Io ci credo tantissimo, loro a sinistra sono molto forti, si muovono tanto con Theo Hernandez e Leao, sono abituati a giocare con ritmi alti e sappiamo che sarà dura, ma noi stiamo ricercando un’identità. San Siro è un palcoscenico da campioni e dobbiamo giocare da campioni, rispettando la differenza di valori ma con la voglia di crederci. Serve questo tipo di mentalità se vuoi toglierti delle soddisfazioni e raggiungere gli obiettivi, voglio una Salernitana che sia consapevole di quanto sia bello essere competitivi a questi livelli”.

Milan – Salernitana, le formazioni: Pioli conferma l’undici di Londra, Sousa conferma Piatek

A dimostrazione di quanto il Milan tenga a questa partita ci sono le scelte di Stefano Pioli, incline a confermare l’undici di Londra, senza turnover di nessun tipo a eccezione dell’infortunato Messias. L’ultimo allenamento di ieri, infatti, ha visto il tecnico provare un 3-4-2-1 con Maignan in porta, Kalulu, Thiaw e Tomori in difesa, Saelemaekers, Tonali, Krunic e Hernandez a centrocampo, Diaz e Leao sulla trequarti, Giroud in attacco, anche se resistono le ipotesi Kjaer, Bennacer e De Ketelaere per dare un po’ di respiro ad alcuni titolari. Qualche dubbio anche in casa Salernitana, dove Sousa potrebbe rilanciare Mazzocchi e Dia dal primo minuto: più probabile che decida per un 3-4-2-1 con Ochoa tra i pali, Gyomber, Daniliuc e Pirola nel reparto arretrato, Sambia, Coulibaly, Crnigoj e Bradaric in mediana, Candreva e Kastanos alle spalle dell’unica punta Piatek.

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