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La debolezza economica e le delusioni Fed e BoJ affondano le Borse: Milano e Madrid le peggiori

La fragilità e l’incertezza del quadro macroeconomico generale e le delusioni sui tassi della Bank of Japan e sul nuovo easing della Fed colpiscono i mercati azionari – Confindustria prevede un aggravarsi della recessione in Italia e Piazza Affari perde il 2% – Scivolano Telecom e le banche – Bene l’asta Bot

La debolezza economica e le delusioni Fed e BoJ affondano le Borse: Milano e Madrid le peggiori

Giornata di vendite sui mercati con l’euro che ha rinnovato i minimi da due anni. Sugli investitori pesano i timori sulla crescita e le delusioni per le minute della Fed che è divisa su possibili provvedimenti a sostegno della crescita e non ha dato indicazioni in tale senso nel breve periodo.

Milano guida le perdite a -2%, nonostante il buon esito dell’asta Bot della mattina. Il Tesoro ha assegnato tutti i 7,5 miliardi di euro di Bot a un anno, registrando un rendimento medio in calo al 2,697% dal 3,972% dell’asta di metà giugno. C’è anche da rilevare che sono scesi ai minimi da quasi sette mesi i depositi overnight parcheggiati dalle banche dell’eurozona nelle casse della Bce, a quota 324,9 miliardi, il livello più basso dal 21 dicembre scorso, da 808,5 miliardi del giorno prima. Proprio ieri, è scattato l’azzeramento del tasso sui depositi deciso dalla Bce la scorsa settimana (insieme al taglio del costo denaro allo 0,75%) con l’obiettivo di rimettere in circolazione la liquidità e stimolare il credito.

In rosso, anche se con cali più contenuti le altre piazza europee: Francoforte -0,53%, Londra -0,99% e Parigi -0,70%. Sul listino francese giornata difficile per Peugeot che ha toccato i minimi storici. Oggi il gruppo a annunciato il taglio di 8.000 posti in Francia e la chiusura nel 2014 dell’impianto storico di Aulnay, vicino a Parigi, dove lavorano 3.000 persone. Anche il sito di Rennes sara’ toccato dai licenziamenti, con un taglio annunciato di 1.400 posti di lavoro su un totale di 5.600. Il titolo ha toccato i minimi storici. Solo Madrid (-2,5%) ha fatto peggio di Piazza Affari.

Vendite diffuse anche a Wall Street. Alla chiusura dell’Europa il Dow Jones viaggiava in calo dello 0,33% e il Nasdaq dell’1,20% . Il cambio euro dollaro scende a 1,2195, il petrolio Wti a 85,10 dollari al barile.Tornano a crearsi tensioni sui titoli di Stato di Italia e Spagna: lo spread Btp-bund sale a 466 punti base da 453 dell’apertura con rendimento al 5,91% e lo spread Bono bund a 438 da 429.

BCE, ANCORA EMERGENZA DISOCCUPAZIONE

TAGLIO DEI TASSI A SORPRESA DALLA BANCA CENTRALE DI COREA

Il bollettino mensile della Bce ha rinnovato l’allarme disoccupazione che non sembra dare segno di miglioramwenti nei prossimi mesi ed espresso timori sulla capacità di ripresa dell’Eurozona a causa dell’elevata disoccupazione e delle tensioni sul debito.

La BoJ ha lasciato i tassi fermi vicini allo zero ma ha escluso ulteriori misure di allentamento quantitativo. Il governatore della Bank of Japan ha affermato che a crisi dell’Eurozona è il primo problema del prolungato rallentamento dell’economia mondiale e che le turbolenze ”del debito europeo avrebbero bisogno di un’attenzione piu’ forte”. Segnali di rallentamento anche dalle economie emergenti dove le banche centrali hanno tagliato il costo del denaro: per l’ottava volta da agosto la Banca centrale brasiliana e inaspettatamente per la prima volta in tre anni la Banca della Corea del Sud.

DIMINUISCONO LE RICHIESTE DI SUSSIDI ALLA DISOCCUPAZIONE IN USA

Non aiuta in questo contesto il buon dato sul lavoro Usa che ha battuto le attese: le richieste di disoccupazione sono calate di 26mila unità attestandosi a 350mila, nella settimana terminata lo scorso 7 luglio mettendo a segno il calo più consistente dallo scorso gennaio, con le richieste scese al livello più basso dal marzo 2008.

Piazza Affari è un tappetto di segni meno. In controtendenza solo A2a A +0,19%. Crolla tra le sospensioni a ribasso Telecom Italia -6,47%, sui timori di un rallentamento delle attività in Brasile che a maggio ha segnato una caduta inattesa delle vendite al dettaglio. Si teme quindi anche per i consumi telefonici.

Tra i peggiori del Ftse Mib la Bper -4,52%. In rosso anche gli altri principali gruppi bancari. Unicredit -2,44%, Intesa -1,73%, Mps, -1,39%. Mediobanca -3,72%. Sotto pressione anche le banche spagnole. Credit Suisse ha ridotto la raccomandazione sul titolo Bbva a Neutral da Outperform tagliando il target price a 5,5 euro da 6,5. Tagliato il prezzo obiettivo anche per Santander, a 4,6 euro da 5,4. In fondo al listino ancora il lusso con Tod’s che cede il 4,37% e Ferragamo il 4,14%.

FONSAI, VIA LIBERA AI PROSPETTI DALLA CONSOB

IMPREGILO, ASSEMBLEA RINVIATA AL 17 LUGLIO

Le partite del giorno sono però Fonsai -11,46% e Impregilo -1,56%. Il polo assicurativo ha portato a casa l’atteso via libera della Consob per i prospetti degli aumenti di capitale, dopo già un rinvio all’avvio degli aumenti venerdì scorso. Le due operazioni partiranno così il 16 luglio. Come precisa la nota diffusa da Fonsai, è previsto che Unipol si impegni irrevocabilmente nei confronti della società a sottoscrivere integralmente le azioni di risparmio di categoria B eventualmente rimaste inoptate all’esito dell’offerta in Borsa, per un controvalore massimo pari a circa Euro 182 milioni. Le condizioni finali dell’aumento restano quelle deliberate dal cda del 5 luglio. Gli aumenti di capitale sono un passaggio cruciale per riuscire a portare a termine l’operazione della grande Unipol. Ma Sator e Palladio non gettano la spugna: presenteranno nei prossimi giorni appello al Consiglio di Stato contro l’ordinanza del Tar che ha respinto la richiesta di sospensiva presentata dai due fondi nei confronti del provvedimento dell’Isvap che ha autorizzato Unipol a prendere il controllo di Fonsai.

E la lunga giornata dell’assebmlea di Impregilo che ha visto la disfida tra Gavio e Salini si è chiusa con una votazione finale che ha sancito il rinvio di 5 giorni dell’assise, al prossimo 17 luglio, e respinto la proposta avanzata dal socio Igli di prorogare l’assise fino al 3 settembre prossimo. Il rinvio a settembre non è passato per la mancanza di una maggioranza assoluta. “Non e’ una decisione di mercato – ha commentato a caldo Pietro Salini, che di Impregilo – ma non possiamo opporci. Ci vorrebbero i Carabinieri”. In questa assemblea Salini ha raccolto 7,8 milioni di voti in delega e Gavio appena 1,5 milioni. La novità maggiore è il ruolo di Amber: il fondo, già secondo azionista col 5%, è salito ufficialmente al 7,2%

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