Condividi

La Borsa recupera ma rallenta nel finale: Ftse Mib vicino a quota 21 mila

I segnali di disgelo nella trattativa Usa-Cina sui dazi riportano un po’ di serenità sui mercati, anche se Wall Street ha aperto male – A Milano balzo di Unipol, Moncler e Ferragamo.

La Borsa recupera ma rallenta nel finale: Ftse Mib vicino a quota 21 mila

I mercati europei chiudono in leggero rialzo, dopo aver perso quota nel pomeriggio a seguito dell’apertura negativa di Wall Street, che in questo momento registra perdite superiori al punto percentuale nel giorno del debutto di Uber. 

Piazza Affari limita il rimbalzo allo 0,28 e resta sotto quota 21mila punti. Vola però la galassia Unipol (Unipol +3,84% e Unipolsai +3,85%), grazie a una buona trimestrale e al piano industriale al 2021 approvato da via Stalingrado, che prevede un incremento dei target finanziari rispetto al piano precedente. Miste le banche, mentre scattano alcune prese di beneficio su titoli che hanno corso nelle ultime sedute come Amplifon, -4,3%. Anche l’obbligazionario appare guardingo: il rendimento del Btp 10 anni sale al 2,68%, ma lo spread con il Bund scende a 272.40 punti base (-0,69%). Sulla carta italiana continuano a farsi sentire i timori legati all’incertezza politica e il rischio di un nuovo scontro con la Ue sui conti pubblici.

Nel resto d’Europa, Francoforte,+0,72%, registra il rally di ThyssenKrupp (+28,35%) che, sfumata la fusione con Tata Steel (-6,23% a Mumbai), punta a quotare la divisione ascensori; Parigi +0,27%, con EssilorLuxottica che si apprezza del 3,96% nella prospettiva di un accordo tra i soci prima dell’assemblea di giovedì prossimo; Madrid +0,25%; Londra -0,09%.

Wall Street si muove in rosso e potrebbe chiudere la peggiore settimana dell’anno a causa delle tensioni commerciali con la Cina. Alla mezzanotte americana sono scattati gli aumenti delle tariffe dal 10% al 25% su 200 miliardi di dollari di importazioni cinesi e dopo gli incontri di ieri (che oggi proseguono) il presidente Donald Trump parla  di “colloqui cordiali” ma “senza fretta” di raggiungere un accordo. Sul fronte macroeconomico c’è un rialzo dei prezzi al consumo inferiore alle stime, che evidenzia una debolezza dell’inflazione sottostante. Di conseguenza il dollaro risulta in calo, mentre l’euro si apprezza e Il cross fra le due monete è attualmente in area 1,124. 

Positivo il petrolio: Brent +0,51%, 70,75 dollari al barile. Solido l’oro che si avvicina a 1289 dollari l’oncia. In Piazza Affari è in evidenza il lusso: Ferragamo +2,81%: Moncler +3,21%. 

La maison fiorentina beneficia dell’upgrade di Morgan Stanley che si aspetta buoni risultati trimestrali martedì prossimo, mentre Moncler ha annunciato vendite in crescita nel primo trimestre “battendo lievemente le attese nonostante la più difficile base di confronto della sua storia”, come sottolinea sempre Morgan Stanley in un report in cui ribadisce il suo “overweight”. Deludono invece i conti di Tod’s (ricavi sotto le attese), che perde l‘1,8%. 

Fra le blue chip peggiori ci sono Banco Bpm, -2,06%; Finecobank -1,28%; Juventus -1,24%.

Commenta